«Gli episodi
arbitrali? Io dico che ci abbiamo messo anche del nostro». Piero Braglia non vuole trovare rifugio negli alibi, anche se «nove volte su dieci veniamo penalizzati dagli episodi e chi deve analizzare certe cose dovrebbe tenerne conto, perché in due anni non abbiamo mai alzato la voce» l’analisi dell’allenatore, perplesso sui tre episodi chiave della gara (il gol di Di Michele in posizione dubbia, il rigore invocato da Verdi e il gol annullato a Cellini).
Eppure, Braglia è convinto che se almeno i suoi ragazzi non avessero sbagliato, allora la Juve Stabia non sarebbe tornata a casa a mani vuote come invece è accaduto: «Abbiamo iniziato bene, per venticinque minuti abbiamo fatto tutto ciò che una squadra di calcio deve fare – commenta il tecnico – poi inspiegabilmente ci siamo abbassati, senza motivo perché anche se la Reggina premeva di più, avevamo la gara sotto controllo. In alcune situazioni bisogna essere più maturi, ad esempio in occasione del secondo gol Comi è stato lasciato liberissimo di saltare, eppure era al limite dell’area di rigore».
Non solo: «Bisogna essere più cattivi, il momento adesso è delicato e tutti devono capire che si gioca per l’interesse della Juve Stabia e non per i propri» dice l’allenatore con aria severa, augurandosi anche di non dover più fronteggiare situazioni di emergenza: «Al di là degli squalificati, speriamo di recuperare qualcuno perché giovedì occorre cambiare registro».
Braglia si augura che anche i tifosi si stringano intorno alla squadra: «Se i nostri tifosi presenti a Reggio Calabria hanno contestato e respinto la squadra allora hanno sbagliato – l’opinione del tecnico – perché il nostro obiettivo è quello di conservare la categoria, non certo di salire. È invece in questi momenti che serve il loro calore, e mi auguro che tutti capiscano quanto è importante ciò che vado dicendo».
Deluso anche Riccardo Improta: «Il gol? Non importa chi lo abbia realizzato, perché a conti fatti abbiamo perso una partita che invece dovevamo vincere. Adesso dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare».
L’attaccante fa autocritica: «Non è stata certo una delle mie migliori prestazioni anche se ho dato tutto, se il tecnico ha reputato giusto sostituirmi io sono a sua disposizione come sempre. Nel complesso dovevamo e potevamo gestire meglio la partita, perché abbiamo subito immediatamente il gol del pareggio per poi difendere male in occasione del raddoppio della Reggina, che per il resto ha fatto poco. Adesso pensiamo soltanto alla prossima gara con il Modena che diventa fondamentale, dobbiamo affrontarla con più convinzione e cattiveria».
Dall’attacco alla difesa, Gennaro Scognamiglio non si discosta dall’analisi del compagno e del proprio allenatore: «Serve al più presto ritrovare la giusta determinazione, a partire dai contrasti c’è bisogno di più cattiveria e più decisione. La classifica adesso non ci sorride, tocca a noi venirne fuori a cominciare dalla prossima gara contro il Modena, da vincere assolutamente».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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