Sono tre le giornate di squalifica comminate ad Ivano Baldanzeddu per l’espulsione di sabato scorso contro il Lanciano. Un colpo ad un avversario nel tentativo di recuperare un pallone uscito sotto il settore Distinti, la foga, forse eccessiva, dopo il pari di Danilevicius, e la voglia matta di tentare l’impresa. Il tutto sotto gli occhi dell’arbitro Fabbri di Ravenna che opta immediatamente per il rosso.
Terza espulsione per il tornante sardo, che, unite a quelle di Zito contro il Livorno, e di Dicuonzo col Sassuolo fanno scoprire una Juve Stabia forse fin troppo cattiva. In barba alle dichiarazioni di Piero Braglia che, dopo la gara persa a Livorno, bacchettò i giocatori che non avevano subito neanche un’ammonizione.
La società si è riservata di leggere le motivazioni della squalifica prima di un eventuale ricorso per provare ad accorciare i tempi del rientro, di certo per Baldanzeddu, già dover restar fuori fino a dicembre sarà una lezione da non dimenticare.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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