Nessun acuto sul gong per il mercato invernale della Juve Stabia, chi sperava nel classico botto dell’ultim’ora è rimasto deluso. La giornata gialloblù in quel di Milano era iniziata con il migliore degli auspici, nel giro di poche ore erano stati formalizzati gli ingaggi di Sergiu Suciu in prestito secco dal Torino e Luca Pompilio in comproprietà dal Varese. Cesellato il centrocampo, Di Somma si è poi proiettato sulla difesa portando alle falde del Faito il difensore centrale del Cittadella Luca Martinelli, un destro puro che rimpiazza di fatto Donovan Maury nel ruolo di prima alternativa a Giuseppe Figliomeni. A quel punto restava da collocare il tassello per antonomasia più sognato dai tifosi, quello dell’attaccante.
Dopo la partenza di Tomas Danilevicius, autentico bomber dei campani con 7 reti realizzate nella prima parte di stagione, la tifoseria ha cullato a lungo il sogno di poter ammirare al Romeo Menti le gesta del talento croato dell’Inter Marko Livaja. Restavano così gli attaccanti di categoria, da Cocco del Verona a Diop del Torino, trattative accompagnate dalla sentenza del patron Manniello: «Se non parte Bruno non se ne fa nulla».
E mai, come in questo caso, un’affermazione fu più sincera. Nonostante il discorso con i due attaccanti fosse stato avviato con ampio anticipo, tant’è che i campani avevano ricevuto già mercoledì un primo no dai granata per il 19enne senegalese, la decisione della Pro Vercelli di preferire in extremis il 29enne Giuseppe Greco del Modena al 33enne Bruno ha concretamente chiuso il mercato in entrata di una Juve Stabia che negli ultimi istanti è riuscita quantomeno a cedere in prestito ai piemontesi il terzino Alessandro Vinci, perennemente infortunato durante i sei mesi trascorsi a Castellammare di Stabia. Braglia, che lunedì aveva espressamente richiesto un attaccante, sarà così costretto a fare di necessità virtù. «Abbiamo puntellato la rosa con giovani di assoluto valore cedendo in contemporanea gli elementi in esubero», ha sottolineato il direttore dell’area tecnica Salvatore Di Somma.
Intanto è slittata la sentenza della Commissione disciplinare inerente il deferimento della società, del patron Manniello e dell’allora ds Roberto Amodio per le aggressioni post-Pistoia dell’aprile 2009.
Gioacchino Di Maio per “Il Mattino”
La Redazione
P.S.
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