Castellammare di Stabia. Con lui è difficile annoiarsi. Piero Braglia parla del momento difficile della sua Juve Stabia, dai problemi legati agli infortuni al mercato di gennaio che, a quanto pare, potrebbe anche rivoluzionare la squadra gialloblu, il tecnico non le manda certo a dire. «È inutile girarci intorno, o negarlo. Siamo in difficoltà. Non possiamo continuare a rincorrere quello che è stato qualche settimana fa. Al completo, ho anch’io un’idea di come e quanto possa rendere questa squadra, ma tant’è. Al completo non lo siamo da tempo. Le scelte di Terni? Perché ne potevo fare altre? Non era certo la gara in cui lanciare nella mischia dei giovanotti che, sia pure interessanti, non sono ancora pronti per la categoria. Ormai non ci resta che stare zitti, pedalare, essere sinceri e non illudere nessuno. Da qui alla fine del girone di andata, compresa la prima di ritorno con il Livorno, dobbiamo sapere che anche il punticino è importante».
A chi pensava che il suo parlare di salvezza, con la squadra in piena zona playoff fosse solo un modo, magari scaramantico, per stigmatizzare il momento, Braglia risponde per le rime: «Se lo dicevo quando si vinceva, è proprio perché conosco il campionato, stavo avvertendo che la squadra stava via via perdendo, per tanti motivi, quella cattiveria, quella determinazione, che ci avevano portato fin lì. A Terni abbiamo preso il primo e il terzo gol da polli, dimostrando che siamo sempre, e solo noi stessi gli artefici dei risultati, buoni o negativi che siano». Guarda avanti, e in attesa della sfida con il Cesena, il tecnico parla del mercato, dei rinnovi e di qualche calciatore che sembra ogni giorno più vicino all’addio. Non fa nomi, Braglia, ma sembra sempre più plausibile l’ipotesi che per Scognamiglio ed Erpen (Baldanzeddu sarebbe vicino al rinnovo), in particolare, l’avventura stabiese potrebbe essere al capolinea: «Non mi interessano i singoli, i calciatori e la società sanno qual è la situazione. Personalmente dico solo che chi non vuol stare qui può tranquillamente fare la valigia a gennaio o, se resta, cercare di impegnarsi senza pensare di togliere il piedino… A Castellammare si è fatto solo bene a tanti, c’è gente che nessuno conosceva, e che grazie alla Juve Stabia oggi è nel giro del grande calcio. Ci sono due presidenti che considerano la squadra come una grande famiglia, ma sanno bene anche loro che nel calcio non sempre c’è riconoscenza. Per questo a gennaio ognuno farà le sue scelte».
Intanto domani arriva il Cesena, già in ritiro da due giorni per la sfida del Menti, e con tante defaillance tra infortuni e squalifiche: «Sappiamo che è una gara importante. Che affrontiamo una buona squadra che, come noi, non viaggia a vele spiegate. Dobbiamo cercare di dare una sterzata alle ultime prestazioni e agli ultimi risultati. Vincere sarebbe ossigeno importante, per classifica e morale».
Gaetano D’ Onofrio per “Il Mattino”
La Redazione
P.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro