Jerry Mbakogu si trova dinanzi un bivio, spetterà ora esclusivamente a lui decidere di seguire la tortuosa strada dell’umiltà o il sentiero dell’esaltazione con annesso precipizio al termine della corsa. Il passo dai fischi dei tifosi contro il Varese alle luci della ribalta è stato tanto breve quanto roboante, le voci di un interessamento del Torino vanno poi a completare il quadro. Piero Braglia, consapevole di come l’euforia possa rivelarsi un’arma a doppio taglio nel mondo del calcio, indica alla punta nigeriana come affrontare quello che potrebbe rivelarsi il momento più delicato della propria carriera. «Mbakogu deve comprendere che il difficile viene adesso – sottolinea il tecnico della Juve Stabia – noi tutti gli ripetiamo quotidianamente che in questo mondo basta poco per tornare nell’ombra. Già in passato ha alternato grandi giocate a periodi di notte fonda, se davvero vuole arrivare in serie A dovrà dimostrarsi continuo sino al termine della stagione».
Determinante, in questa fase, scegliere i giusti punti di riferimento. «Affidarsi ai consigli dei procuratori sarebbe da matti. Sino alla scorsa settimana non si erano mai sentiti Campi e Barison, in questi giorni sono spuntati fuori dal nulla lanciando segnali al Palermo, al Torino e chissà a chi altri. Il loro unico interesse è di carattere economico, Jerry dovrà restare tranquillo e badare esclusivamente a chi nutre affetto nei suoi confronti. D’altronde tentare il grande salto a gennaio andando a cimentarsi con ingranaggi già testati rischierebbe di bruciarlo».
Problema che Mbakogu non ha a Castellammare, dove neanche il rientro di Cellini dalla squalifica sembra poter attualmente porre dubbi sul suo ruolo da titolare. «Non ho la minima intenzione di alterare gli equilibri della squadra per inserire un elemento. Se Marco vorrà giocare dovrà dimostrarsi idoneo ai nostri schemi attuali, altrimenti siederà in panchina». Tutt’altro che scontato dunque vederlo in campo ad Ascoli. «Deciderò domani chi schierare, sono solito chiedere allo staff medico le reali condizioni dei miei uomini dopo la rifinitura prima di operare le mie scelte. Al momento Acosty è out e abbiamo qualche problemino in diversi settori».
Un match delicato al Del Duca, cui seguiranno nell’ordine Sassuolo e Modena lontano dalla Campania intervallati dalla sola Reggina al Menti. «Sarà la prima di tre trasferte in quattro gare dove correremo seriamente il rischio di rimediare un ein plein di sconfitte. I marchigiani sono in gran forma, dovremo esser perfetti per portare a casa qualche punto. Mancherà Mezavilla, non è escluso che opti per un centrocampo a due o che rispolveri Doninelli. Mi ha fatto sorridere la multa del giudice sportivo ad Erpen, è assurdo che non si utilizzi la prova televisiva per smentire un’ipotesi di simulazione del genere». Sarà anche il confronto con l’ex Zaza. «La verità è che noi in estate lo abbiamo ricontattato, è stato lui a decidere di recarsi altrove. La scorsa stagione lo mandai via perché aveva stretto un’amicizia troppo stretta con Raimondi e tra i due decisi di trattenere quest’ultimo».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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