Una carriera in giro per l’Italia quella di Andrea Bracaletti. In Liguria la prima tappa, nella Primavera del Genoa. Il giovane ‘Braca’, appena sedicenne, impressiona per la sua velocità, i suoi dribbiling, il suo cambio di passo. Alla fine, però, colleziona solo quattro panchine in Serie B con la prima squadra. Poco importa, Andrea è uno ‘tosto’, come si dice nella sua Orvieto. E allora, via in provincia. San Marino, Cesena, Avellino, Sassuolo, SPAL, Cassino. Ne ha cambiate di squadre. Nel 2010 arriva la chiamata della Feralpi Salò. Qui, si ferma il suo giro d’Italia. Sente la fiducia dei tifosi e della società. Ecco, la fiducia. Ad Andrea basta quella per dare il massimo.
Beh, a giudicare dal suo inizio di campionato l’ha trovata. Due gol in due partite. A GianlucaDiMarzio.com, Bracaletti parla della sua splendida avventura alla Feralpi e non solo: “Sono felicissimo, sto molto bene. Il luogo è fantastico, vivo a pochi passi dal Lago di Como e la società è il top. Mi sono trovato subito alla grande, tant’è che da poco ho firmato il rinnovo fino al 2017. Credo che questo sia il miglior inizio di stagione della mia carriera. Ma quest’anno vogliamo fare le cose in grande. Io poi ho scelto sempre squadre che mi permettessero di giocare per obiettivi importanti. Spero di tornare in Serie B, mi manca”. E, infatti, non è mai retrocesso…
Tante presenze in B, la più importante al Cesena. Nel 2006 avete sfiorato la Serie A, in panchina tra l’altro c’era Castori – “Purtroppo abbiamo perso lo scontro con il Torino e niente promozione. Sì, ci allenava Castori. All’inizio mi sono trovato molto bene con lui. E’ una persona semplice, alla mano, un allenatore sanguigno, schietto, un lottatore. Complimenti a lui perché con il Carpi ha fatto una grande scalata. Credo che nonostante fossi molto giovane, quella al Cesena è stata l’esperienza più bella. Ho avuto il piacere di giocare con Emiliano Salvetti che senza dubbio è il calciatore più forte che ho incrociato. 18 gol da mezz’ala. Tanta roba, no?”.
Da Castori a Sarri, due allenatori che mercoledì si sfideranno nel turno infrasettimanale. La Feralpi Salò, negli ultimi anni, ha giocato sempre un’amichevole pre-campionato con il Napoli. Come hai trovato gli azzurri? – “Mi hanno fatto una splendida impressione, sono più forti della stagione scorsa. A livello di gioco non c’è proprio paragone rispetto a Benitez. Quest’anno poi mi sono particolarmente emozionato. In pochi sanno che quando ero all’Avellino per un mese avevo Sarri come allenatore, poi dopo il ritiro estivo era andato via. Beh, lui prima della partita mi si è avvicinato per salutarmi. Io non me l’aspettavo proprio, non pensavo si ricordasse di me. Mi ha fatto davvero piacere. E’ una grande persona e un ottimo allenatore”.
Nella stagione 2007-2008 al Sassuolo hai vinto un campionato di Serie C con MassimilianoAllegri. “Che tipo di allenatore è? Con lui ho avuto un rapporto breve, sei mesi perché mi presero a gennaio. Ma tra di noi si era creato da subito il giusto feeling. Sapevo che sarebbe arrivato ai vertici, perché è preparatissimo. E’ simpatico, aperto, sempre disponibile, ti mette tranquillità. Un privilegio e un piacere essere stati allenati da lui, tante volte più che da allenatore si rapportava alla squadra da compagno”.
fonte: gianlucadimarzio.com
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