In un PalaBarbuto rovente per la temperatura registrata e per l’alto tasso di umidità presente nell’impianto, ben 200 spettatori ha nn o bagnato l’esordio cittadino della BPMed Napoli, la nuova squadra che rappresenterà la metropoli partenopea nella pros sima stagione in Divisione Nazionale A. Napoli è scesa in campo ancora con l’handicap Rizzitiello, fermo ai box precauzionalmente per i fastidi muscolari degli ultimi giorni, e un Leonardo Mariani a mezzo servizio per delle noie al tendine d’achille. Napoli parte subito forte nel primo quarto a 6:13 siamo sull’8-3. L’esperienza degli ospiti si fa sentire ed è sull’asse Guarino-Ianes che Ferentino rimette le cose a posto riportando sopra il proprio team 10-12 a circa 2 minuti dalla fine del primo periodo. Quello che appare per ampi tratti nel primo quarto è sicuramente una Napoli con gambe pesanti che offre il meglio di sè in difesa, soprattutto in termini di intensità, dimostrando di volersi affidare molto, in attacco, a soluzioni personali dei vari Musso, non proprio in grande spolvero come a Scauri, Sabbatino e Iannilli (top scorer del quarto, 6 punti.). Proprio il lungo romano oggi si è dimostrato il più prolifico terminale per i bianco-azzurri. Un’esecuzione lineare e corretta dei giochi offensivi, nella prima frazione, è stato il deficit balzato agli occhi dei presenti sulle gradinate dell’impianto di Fuorigrotta, probabilmente complice anche una giornata di appannamento del play titolare Simone Lenardon, ed ecco che il primo periodo si è concluso sul 14-10 in favore dei laziali. Prontamente azzerato il punteggio, come solitamente avviene nei test amichevoli, il secondo quarto prosegue sulla falsa riga del primo con una Napoli stavolta più molle sulle gambe e con prestazioni deludenti nella metà campo offensiva. Molto più fluidi e lucidi in attacco gli esterni in maglia blù, rispettivamente Bonfiglio, Parrillo e l’ala grande coloured Ihedioha che al termine della gara referterà 9 punti. Anch’essi privi della punta di diamante indisponibile per problemi fisici Carrizo, hanno messo in mostra maggiori alternative in attacco e più prontezza tanto da ritrovarsi sul 10-7 quando il tabellone segna 2:45, dopo lunghissime pause realizzative da una parte e dall’altra, e in allungo sul termine della frazione in virtù di un parziale di 8-2 che porta Ferentino a chiudere sul 18-9 al termine del periodo. Il terzo quarto è decisamente più frizzante per gli azzurri che partono con le idee decisamente più chiare e con una circolazione di palla in attacco che latitava nei primi 20′ di gioco.Un Sabbatino, che nei primi due periodi è apparso col freno a mano tirato, ha decisamente ritrovato delle giocate in penetrazione nemmeno accennate nella prima parte di gara. Si è poi finalmente rivisto un Bernardo Musso meno individualista e più aperto al gioco di squadra. Liete note sono giunte anche da Nicola Bastone sfrontato dinanzi ai lunghi in maglia ospite più strutturati ed esperti di lui. La variabile impazzita per Napoli è stata sicuramente Gabriele Guastaferro, che trovatosi a giocare a lungo per effetto delle defezioni fisiche di Mariani e Rizzitiello, ha fatto il bello e il cattivo tempo, prodigandosi molto uscendo talvolta dagli schemi di gioco per tentare l’iniziativa personale. Sino a 5:15 dalla fine del terzo quarto Napoli si presentava ancora sotto 8-9 (con Panzini sugli scudi per i laziali) ma a 4:30 il break di Napoli porta i padroni di casa al sorpasso 12-9 e i primi falli subiti dall’argentino Musso con le successive realizzazioni dalla lunetta, seguite dalle giocate sotto le plance di Iannilli portano Napoli a chiudere questo terzo parziale con il punteggio di 20-11. Il pubblico sugli spalti decisamente ringalluzzito da una squadra più attenta e pratica in attacco e con viti più strette in difesa, spinge il team di coach Bartocci ad acquisire maggiore sicurezza con il passare dei minuti. L’ultima fase di gioco è dominata da atteggiamenti difensivi leggermenti più blandi per entrambe le compagini in campo. Il quarto si è aperto con una giocata a tre targata Musso – Sabbatino – Rotondo che infiamma i presenti sugli spalti. Da evidenziare senza mezze misure una incapacità di Napoli ad applicare tagliafuori contro i lunghi avversari che, talvolta, hanno prevalso nei rimbalzi d’attacco fortunatamente non capitalizzati e il punteggio a 5:26 dalla sirena finale e 8-11. E a partire da adesso che i padroni di casa salgono in cattedra e spengono definitivamente le fiamme della speranza di vincere della FMC Ferentino e, con Musso dal campo, Iannilli nel pitturato, Gatti anche dalla lunga e Sabbatino dentro facile come il coltello nel burro si arriva al 18-13 a 1:04 dal termine. Il risultato finale del quarto sarà 23-14 mentre quello finale 65-59 per Napoli che, quindi, ha la meglio su una delle favorite del proprio girone, in attesa del rientro di quell’ammiraglio Rizzitiello il cui contributo si rivelerà di fondamentale sostanza per puntellare un roster pronto a battersi per il bene della città e della maglia, prima che della squadra.
Tabellino:
BPMed Napoli – FMC Ferentino 65 – 59 (10-14; 9-18; 23-14; 23-13)
BPMed Napoli : Sabbatino 8, Musso 10, Bastone 4, Mariani 2, Iannilli 19, Guastaferro 8, Lenardon 6, Rotondo 3, Gatti 5.
Coach: Maurizio Bartocci
FMC Ferentino: Guarino 10, Bonfiglio 5, Parrillo 13, Panzini 7, Ihedioha 9, Iannuzzi 14, Ianes, Pongetti 5, Fratini 1, Roffi n.e.
Coach: Franco Gramenzi
La Redazione
S.D.
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