L’ultima volta che lo stadio San Paolo è salito alla ribalta per eventi differenti dal calcio, risale a due anni fa quando venne rinvenuto all’interno dello stadio materiale esplodente. Subito si ipotizzò un legame con le tifoserie organizzate per far entrare materiale proibito all’interno dello stadio. Il percorso legale che seguì a quell’evento, invece, ha stabilito che in quella occasione non c’era nessun accordo per far entrare fuochi proibiti dentro lo stadio. Si trattava di «fuochi» da destinare alle bancarelle dei mercatini di capodanno. Sulla base di questa accusa si è svolto un processo che, al termine della prima fase, si è concluso con una piccola condanna (con pena sospesa) per la persona ritenuta responsabile della presenza dei botti che si trovavano in un’area separata dall’ovale dello stadio.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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