La vita di un calciatore a volte è strana, un giorno ti trovi a giocare per dei colori, un attimo dopo non più. E fin qui si direbbe, e allora? Fa un certo effetto se ti chiami Mario Gotze, giochi nel Bayern Monaco campione d’europa, di Germania e di tutto. Fa se prima giocavi nel Borussia Dortmund, finito dietro al Bayern in Europa e in Germania. Fa se l’anno dopo a decidere lo scontro diretto sei tu, con un gol. Guardiola sorride e se lo coccola, Klopp piange, e a fine partita non può far altro che dargli un bacio sulla fronte, più o meno come si fa con un figlio dopo averlo perdonato. Il calcio è anche questo, per fortuna. La gara del Signal Iduna Park, una bolgia per l’occasione, anche se lo è sempre e lo sarà anche martedì, quando ci si giocherà l’Europa contro il Napoli. La sconfitta di stasera è rimediabile, fallire, cioè non vincere, martedì avrebbe il sapore della sconfitta. Da queste parti non ne sono più abituati. Il Borussia scende in campo con una formazione rimaneggiata, soprattutto in difesa, dove accanto a Sokratis esordisce Friedrich, tesserato per l’emergenza improvvisa accusata dal reparto difensivo di Klopp. La partita scivola via e passano 20 minuti per provare la prima emozione. Dante inscivolata anticipa Neuer e Lewandowski su un cross pericoloso dalla destra. L’occasione giusta per passare in vantaggio ce l’ha Reus che sgomita con Boateng prima di calciare a rete ma Neuer respinge coi pugni. Passano 5 minuti e come un diesel i bavaresi iniziano a carburare e beccare un clamoroso palo in mezza rovesciata con il croato Mandzukic. Nella ripresa il primo squillo è giallonero, è ancora il polacco numero 9 a rendersi pericoloso, che di testa anticipa Neuer in uscita, ma la palla fa la barba al palo. Minuto 55, entra Gotze per un nervoso Mandzukic. Proprio il tedesco, dieci minuti dopo servito dalla destra da Muller, stoppa e di punta beffa Weidenfeller. Giocata da calcetto che coglie il portiere in contro tempo e fa 1-0. Il Borussia reagisce ma Neuer dice no a Reus distendendosi sulla propria sinistra. Il Borussia si getta in avanti e lascia spazi. In uno di questi si infila Robben, che servito da Thiago Alcantara con un lancio di 50 metri porta palla e beffa il portiere di casa con un delizioso pallonetto dei suoi. Passano 2 minuti e ancora Robben in possesso palla, serva la sovrapposizione di Lahm, oggi prima mediano, poi terzino, che trova al centro dell’area di rigore Muller libero di girare in rete la conclusione che regala il 3-0. L’arbitro Grafe, quello di Real Madrid-Juventus, fischia al minuto 90 senza minuti di recupero. Guardiola abbraccia i suoi che festeggiano sotto la curva, i ragazzi di Klopp ricevono gli applausi dai propri. C’è da prendere esempio, se ci sono avanti, non solo nel ranking Fifa, non è solo per il merito sportivo.
Servizio a cura di Salvatore Garofalo
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