Una spinta per il settore turistico fortemente penalizzato dalla crisi coronavirus, un po’ di ossigeno per le famiglie i cui redditi sono stati travolti da chiusure e stop alle attività. E’ questo lo spirito con cui è nato il cosiddetto “Bonus Vacanze”. Una misura, che secondo il ministro dei Beni Culturali e del Turismo vale 2,4 miliardi di euro.
Bonus vacanze che cos’è
La misura, prevista all’articolo 183 del decreto Rilancio, introduce un tax credit per le spese sostenute dal 1 luglio al 31 dicembre. Il bonus può raggiungere i 500 per le famiglie di almeno tre persone e scende a 300 nel caso di nuclei da 2 persone e 150 per i single. Il contributo è riconosciuto tutti i nuclei familiari con reddito ISEE non superiore ai 40 mila euro.
Bonus vacanze come funziona
Il credito viene corrisposto per l’80% sotto forma di sconto direttamente da parte della struttura turistica presso cui si soggiorna, ad esempio un b&b o un agriturismo, mentre il restante 20% può essere portato in dichiarazione dei redditi come detrazione fiscale.
Il pagamento, specifica il testo, deve essere documentato da fattura elettronica o documento commerciale, con indicazione del codice fiscale del soggetto che intende fruire del credito. Inoltre, spiega sempre il testo, il pagamento del servizio deve essere corrisposto senza l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator.
La protesta di Airbnb
Proprio questo punto ha fatto sollevare le critiche di Airbnb. l ltax credit per le vacanze delle famiglie, ha detto il country manager di Airbnb, Italy and South East Europe, Giacomo Trovato, in audizione in commissione Industria al Senato, “pare escludere l’utilizzo delle piattaforme digitali per il pagamento e quindi per beneficiare di questa misura. Esprimiamo il nostro dissenso a riguardo”. “Auspichiamo che l’esclusione delle piattaforme dalla misura possa essere eliminata”, ha aggiunto con riferimento al dl Rilancio. Inoltre, ha aggiunto, “la distribuzione di voucher vacanza alle famiglie da utilizzare in tutte le strutture ricettive ed alloggi ad uso turistico, sarebbe una misura più semplice”.
fonte: repubblica.it
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