Zibì Boniek, ex calciatore e vicepresidente della UEFA, è intervenuto a Febbre a 90 in onda su Vikonos Web Radio/Tv: “Zielinski non mi sorprende, forse lo scorso anno gli è mancata la continuità, dovuta al Covid e a svariati problemi fisici. Calcisticamente parlando è uno dei centrocampisti più completi d’Europa, se trova la giusta concentrazione psicofisica é un grado di fare grandi cose. Devo dire che sono contento per lui e per gli amici napoletani, che quest’estate erano un po’ preoccupati per le cessioni eccellenti ed invece ora si godono un grande Napoli. Gli arrivi di Kvara e Kim, giocatori magari meno noti, sono la dimostrazione che con idee e competenza si può costruire una squadra forte. Il problema è che noi conosciamo solo i giocatori sponsorizzati dai procuratori, in realtà “Kvaradona”, lo chiamo così, è un ragazzo che ha sempre fatto bene, ha qualità eccezionali, se fosse brasiliano, argentino o croato, magari col giro di manager “giusto”, quanto varrebbe? Invece il Napoli ha fatto un affare pagandolo 10 milioni: il georgiano fa giocare molto bene la squadra e tutto il collettivo sta facendo ottimamente. Si vince con il gruppo, lo ha dimostrato il Milan lo scorso anno. E questo Napoli ha grandi qualità. Se gli azzurri sono da scudetto? Bisogna avere pazienza, non si può giudicare una maratona dopo solo 7 km, il campionato è molto particolare, la pausa di quasi due mesi è tosta: come ha detto Mancini, a dicembre bisogna dimenticarci del calcio, è una triste storia il Mondiale senza l’Italia. Devo ammettere però che qualcosa è cambiato: una volta i giocatori bravi andavano dai club in Nazionale quelli bravi, ora ci vanno molti ragazzi, questo vuol dire che in Italia ci sono tanti giocatori bravi e giovani su cui puntare per far crescere il movimento. Il girone della Polonia? Molto tosto, con Argentina, Messico e Arabia Saudita. Spero che alla terza gara i sudamericani siano già sazi… Lo scudetto? Cinque squadre lotteranno per i 4 posti: Napoli, le milanesi, la Juve è la Roma. In teoria, i valori verranno fuori e per me il Napoli lotterà fino alla fine come speravo potesse fare anche l’anno scorso. Quest’anno la rosa però mi sembra migliore, anche come comportamento. Gli azzurri in Champions hanno poi una grande opportunità: prima si garantiscono la qualificazione, prima Spalletti potrà variare e gestire la squadra in campionato. A tal proposito le corse dei cavalli finiscono al palo, bisogna essere costanti, certo c’è la stranezza dei Mondiali da gestire, bisogna vedere come i calciatori tornano a livello psicofisico, ci sono mille valori e fattori che decideranno l’andamento del campionato. Speriamo di non vedere mai più un Campionato del Mondo a novembre, si doveva giocare a giugno ma in Qatar fa troppo caldo, ecco dunque perché si disputeranno in autunno. Il fatto è che non andava proprio accettata la candidatura del Qatar, evidentemente qualcuno li ha votati e spero sia l’ultima volta che dei Mondiali a novembre, non è giusto soprattutto per la gente”.
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