Il Presidente della Federcalcio polacca, Zbigniew Boniek, è stato ospite di Radio anch’io sport all’indomani del pareggio a reti inviolate tra Polonia e Italia. Queste le sue dichiarazioni tra Nazionali, situazione del calcio, Milik e Lewandowski: “Sapevamo di affrontare una delle Nazionali che gioca meglio in Europa, un’Italia compatta e concreta, che offre un bel calcio. Noi però abbiamo difeso bene e provato anche qualche contropiede. Direi che il pari finale è giusto, non ci sono state grosse occasioni da rete né da una parte né dall’altra. La cosa che più mi ha colpito degli azzurri è stata la qualità delle alternative a disposizione del ct Mancini, che ha tanti buoni giocatori sia in campo sia in panchina che in tribuna”.
Ieri a Danzica c’erano poco meno di 10.000 tifosi: com’è la situazione legata al Coronavirus oggi in Polonia?
“I casi stanno aumentando anche qui a causa della seconda ondata, la situazione non è facile. Se continua così, dobbiamo richiudere gli stadi”.
I play-off possono essere una soluzione per portare a termine i campionati secondo lei?
“Potrebbero essere una soluzione, ma la decisione spetta al mondo del calcio. Non è facile, perché ci sarà sempre qualcuno scontento… Qui in Polonia abbiamo stabilito un protocollo che prevede di poter anticipare la fine del campionato una volta che avremo giocato il 50% delle partite. Servono intelligenza e buonsenso per affrontare questa situazione, non discordia e litigi”.
Che idea si è fatto del caso Juve-Napoli?
“Mi ha colpito vedere la Juventus in campo nonostante il Napoli non fosse partito per Torino. Non voglio commentare un caso così spinoso, ma credo che sia necessario prepararsi al rinvio delle partite. Come si può giocare se spuntano delle positività a ridosso del match?”.
Ha parlato con Milik? Rischia davvero di non giocare fino a fine stagione?
“Mi auguro di no… Milik è in forma ed è carico, vorrebbe giocare. Spero che possa trovare col Napoli un accordo intelligente. Litigare non serve mai a nessuno nella vita, io posso dire solo questo. Deve iniziare a giocare, almeno da gennaio, perché altrimenti andare all’Europeo diventa difficile. Credo che Arek debba ricordarsi che negli ultimi anni il Napoli gli è stato vicino durante gli infortuni, questa è solo una questione di soldi come sempre”.
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