Sei a zero. Per ora non c’è minima corsa fra presenze e gol. Punteggio tennistico si direbbe, una cosa che poi non si è verificata spesso nella carriera del bomber argentino. Gonzalo all’asciutto in campionato dopo sei turni. Una sorta di contingenza che non può non fare notizia. Gonzalo che vorrebbe, eccome, eppure non riesce. Nonostante gli fosse stato servito (il gol) più di una volta in un pacco-regalo con su scritto: solo da spingere. Ma, a volte, quanto più sembra facile, tanto più quella palla non ne vuole sapere di entrare. In quella rete per tante volte solo sfiorata da traiettorie beffarde, quasi sfottenti, con Gonzalo incredulo nell’espressione e l’urlo destinato inevitabilmente a strozzarsi in gola.
NERVOSISMO. Higuain non la butta dentro in campionato e gradatamente gli sale su il nervoso. Perché poi a ben guardare ci si mette in maniera preponderante anche la mala suerte, travestita da manina invisibile, capace di far deragliare le palle-gol, deviarle laddove non dovrebbero finire. Come col Toro, all’ultima, a portiere battuto, o con una barriera improvvisata proprio davanti alla porta che gliene ricaccia indietro ben due. Una cosa ricorrente, che fa innervosire e provoca segnali d’insofferenza. Ma andrebbe sfidato chiunque a non perdere la trebisonda in situazioni del genere.
DISTINGUO. Però, andiamoci piano. Il Pipita, che non è certo un novellino del gol, sa benissimo che di qui a poco le cose potrebbero cambiare con la classica girata di vento. E il gol tornare con facilità disarmante, come se non fosse mai mancato. E c’è anche un importante distinguo da fare. La mancanza del gol in campionato, non è sinonimo di aridità più assoluta nel caso dell’argentino nato in Francia (Brest). Perché d’altro canto Gonzalo ne ha fatti ben tre in Europa, a tutte e tre le squadre sinora incontrate: a cominciare dal Bilbao, nel disgraziato preliminare di Champions, per proseguire con Sparta Praga e Slovan Bratislava. Se proprio vogliamo omettere la doppietta ad Hong Kong in amichevole con la maglia della nazionale, che profuma ancora di fresco. E poi, cosa per nulla trascurabile, ci sono gli assist. Anche in questo caso sono tre. Quello splendido per Callejon (come in diverse altre occasioni) contro il Genoa, che ha trovato contro il Sassuolo un riuscitissimo bis, destinatario incluso. E che dire del rigore allo Sparta Praga, seguito dall’assist per il mattatore Mertens? Il tutto, va ricordato, ha un peso molto rilevante se tradotto in termini di punti.
CACCIA AL GOL. Certo che però la caccia al gol (in campionato) è sempre più aperta. Il Pipita di sicuro non sta nella pelle, a maggior ragione dopo che i propositi di non mollare sul fronte-scudetto sono stati rilanciati da molti suoi compagni. E di certo lui non la pensa diversamente. Il gol da ritrovare, ma non sotto forma di tarlo, bensì a cuor leggero. Incontrandolo così, per caso, quando meno te lo aspetti. Lo zero è ormai assoluto da ben 186 giorni (un po’ come i vari Giovinco, Pazzini, Ibarbo, e Gomez del Verona), cioè dallo scorso 13 aprile: Napoli-Lazio (4-2), 33esima giornata, addirittura tripletta del Pipita. Che poi, ad onor del vero, dei rimanenti cinque turni, ben quattro se li fece in tribuna per infortunio. Prendendo parte solo alla trasferta contro l’Inter, guarda caso prossimo avversario. Dopo aver aperto all’andata le marcature nel 4-2 rifilato ai nerazzurri (15 dicembre). “Claro” che domenica sera ci terrebbe da matti a ripetersi. Dando un dispiacere al connazionale che andrà a sistemarsi nell’area azzurra. Tale Rodrigo Palacio, che sin da bambino tiene per il Boca Juniors, mentre lui ha il River nel dna. Rivalità nella rivalità, e anche un motivo in più.
Fonte: Corriere dello sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro