Mancando Osvaldo, è lui il bomber più prolifico della sfida al Meazza: Josè Maria Callejon. Quattro gol in sei partite di campionato di cui le ultime tre a raffica: Palermo, Sassuolo eTorino. Il caballero di Motril, dopo il letargo d’avvio di stagione, ha ritrovato entusiasmo, voglia di giocare, allegria. Ed il piede è tornato caldo come prima: suo il merito di aver piegato la resistenza del Torino con una prodezza dalla linea di fondo campo. E durante la sosta ha curato la mira come non mai. Sa che la sfida sta particolarmente a cuore all’allenatore che più ha creduto in lui, Rafa Benitez. E sa che da San Siro potrebbe partire l’ennesimo segnale al ct delle furie rosse, Del Bosque. Non a caso, nell’Inter temono Callejon più di Higuain. E’ l’attaccante principe della contesa, colui che riesce a vedere la porta come pochi. Basta concedergli il minimo spazio che è pronto a colpire. Nessun altro meglio dell’attaccante del Napoli tra i ventidue in campo. Quattro gol in sei partite testimoniano la maturità tecnica raggiunta dell’ex pupillo di Mourinho che ancora stravede per lui, come Simeone. Ma De Laurentiis e Benitez si opposero alla cessione e Calleti, amministrato da Manuel Garcia Quilon, s’è rassegnato a restare nel Napoli e per il Napoli ha ripreso a far gol. Lasciando magari la scena ai compagni perché a Callejon piace vivere nell’ombra. Per poi piazzare la zampata vincente quando uno meno se l’aspetta. Un attaccante capace di arrivare in doppia cifra al primo anno in Italia e che sa aggredire lo spazio come pochi. Quindici reti in campionato, due un Champions, tre in Coppa Italia, oltre ad undici assist complessivi, per un totale di 4.047 minuti giocati, questi i numeri che accompagnano l’ex ricambio di lusso dei Blancos alla sua prima esperienza lontano dalla Spagna. Numeri da top player. E come tutti i top player, San Siro rappresenta il teatro ideale per recitare da protagonista. Callejon ha lavorato sodo durante la sosta, migliorando l’intesa con i compagni e cercando di mettere in pratica i consigli di Benitez. Toccherà a lui ribaltare il fronte dell’azione e farsi trovare pronto ai servizi di Higuain quando l’Inter proverà ad offendere. A Benitez non dispiace che si parli tanto di Higuain, di Insigne o di Hamsik, tanto sa che il suo asso nella manica ha le sembianze di un matador che lui fortemente volle a Napoli. Callejon è il giocatore capace di tirare fuori il numero a sorpresa nell’area di rigore avversaria e di spaccare in due la partita. Si discuta pure del confronto a distanza tra Higuain e Palacio, Don Rafa sarà contento. Chi ha il compito di far male ad Handanovic e compagni sa già come fare e cosa fare. E non sarebbe la prima volta che Calleti si trovasse a bucare la difesa dell’Inter. Avvenne anche nello scorso campionato, al San Paolo, allorché sul risultato di tre a due per i partenopei, Callejon su assist di Insigne provvide a chiudere la gara ed a regalare ai tifosi una vittoria importante. Ora il caballero di Motril intende proseguire il momento positivo sul piano personale ed anche quello della squadra interrotto solo dalla sosta di campionato. Insegue il quinto gol, quarto consecutivo, nonchè la quarta vittoria di fila dopo le due in campionato e quella di Europa League in casa dello Slovan. Vuole far parlare ancora di sé in modo che l’eco arrivi in Spagna e convinca Del Bosque a dargli una chance in nazionale. E’ quello che si augura anche la compagna, Marta Ponsati Romero, sua prima sostenitrice: «Una convocazione nelle Furie Rosse per Josè, no?». Pronta la cartolina da San Siro, firmata Josè Maria.
Fonte: Corriere dello Sport
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