Da Castellammare alla Serie A, la storia di tanti portieri. A raccontarla è Antonio Mirante, uno di quello che ci è riuscito. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport racconta di quando ha incontrato Donnarumma in Milan-Bologna: “Veniamo dalla stessa scuola calcio, Club Napoli. Quando giocavo io mi sbucciavo sulla terra, lui invece ha conosciuto il sintetico. Ci ha cresciuti Ernesto Ferrara, un maestro. Quando con Gigio ci siamo sfidati a San Siro, lo stadio più importante d’Italia, abbiamo ripensato a dove siamo partiti da piccoli”.
Donnarumma le piace? “Molto. Il futuro è suo. Ammiro Meret, Cragno e Gomis, che il Bologna aveva preso per sostituirmi e ora è a Salerno”.
Mirante racconta anche i suoi inizi: “Arrivai a Torino a 16 anni, alla Juve. Dovevo finire al Bologna ma Cinquini mi vendette a loro. Giocavo nel Sorrento in Interregionale e mi spostavo con la Circumvesuviana. Ne hanno fatti di sacrifici i miei e soldi ne avevamo pochi. Papà operaio, mamma casalinga, tre figli, due maschi e una femmina. Alla Juve capii che la mia strada era quella del calcio, ma soffrii a lungo”.
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