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Bologna bestia nera, il Napoli fa harakiri

Clamorose un paio di occasioni da rete fallite sotto porta dal Matador

Il Napoli fa harakiri. Un finale incredibile. Kone e Portanova, il capitano rossoblu al ritorno in campo dopo la squalifica, firmano il 3-2 del successo del Bologna. Prima sconfitta interna degli azzurri, la seconda consecutiva dopo quella con l’Inter. Il Napoli, agganciato dalla Lazio, resta terzo dietro ai nerazzurri ed è in attesa della sentenza della Disciplinare con il rischio del meno due e della lunga squalifica a Cannavaro. Pioli si conferma un tecnico indigesto a Mazzarri e firma un’altra impresa contro gli azzurri. Finisce così nella maniera peggiore una settimana terribile: persa l’imbattibilità casalinga che durava da aprile (ko con l’Atalanta). Primo tempo sotto tono e concluso sotto di un gol (quello di Gabbiadini), una buona risposta nella ripresa con il momentaneo sorpasso e poi l’incredibile crollo finale.
Entra Pandev in avvio di ripresa e il Napoli si trasforma. Non solo tatticamente con un modulo più offensivo ma anche con maggiore determinazione, però viene tradito dai soliti errori in fase conclusiva e punito negli ultimi minuti dal miglior Bologna della stagione. Arriva il gol del pari di Gamberini (4′ st) e quello del 2-1 di Cavani (25′ st) e si rivedono gli spunti in attacco con più continuità, anche se il Bologna non molla e prova a ribattere colpo su colpo e che trova il 2-2 con un eurogol di Kone e il 3-2 con Portanova.
Una ripresa tutta all’arrembaggio del Napoli che fa da contraltare a un primo tempo sotto tono per demeriti propri ma anche per l’abilità difensiva della squadra di Pioli. Distrazione difensiva e gol del vantaggio del Bologna al primo tentativo. Cross di sinistro di Cherubin, traiettoria a giro, De Sanctis accenna l’uscita poi fa un passo indietro, sul secondo palo sbuca Gabbiadini e segna (10′ pt). Pioli venuto con una precisa idea tattica al San Paolo la rafforza ancora di più dopo la rete del vantaggio. Difesa a quattro, due mediani a protezione, Krhin e Guarente (poi il suo sostituto Morleo), che a turno vanno in marcatura su Hamsik e lo contengono con efficacia, e poi tre mezzapunte molto rapide in appoggio a Gilardino. Squadra ostica, quella rossoblu, si difende bene e appena recupera palla riparte in grande velocità: il Napoli nel primo tempo ha difficoltà a sfondare e rischia grosso in almeno altre due occasioni. Al 22′ è annullato un gol di testa a Gilardino che però è in posizione regolare, poi al 42′ De Sanctis si supera per deviare sulla traversa un tiro fortissimo di Diamanti. Manovra difficoltosa quella degli azzurri, troppi errori di misura nei passaggi, il ritmo non riesce a decollare. Cavani si accende solo su punizione (18′ pt): il suo destro dal limite è deviato in angolo da Agliardi. La migliore occasione capita a Hamsik, il suo tentativo è respinto dal portiere del Bologna. Il gol non arriva e sale anche la tensione: su un calcio d’angolo del Bologna Inler e Cavani hanno qualcosa da dirsi in un contatto ravvicinato.
Mazzarri cambia in avvio di ripresa, fuori Britos, entra Pandev, si passa al 4-2-3-1, cioè al modulo più offensivo. E il Napoli al 4′ pareggia. Azione da fallo laterale battuto rapidamente da Zuniga, spunto di Insigne e palla in mezzo, Gamberini segna da un passo. Un minuto dopo su testa da due passi di Khrin salva Zuniga davanti a De Sanctis. Il Napoli si rianima e il pubblico spinge, gli azzurri si lanciano a testa bassa verso la porta di Agliardi. Soprattutto è Pandev a dare la spinta, qualità e senso tattico, il macedone gioca bene tutti i palloni a disposizione. Suo l’assist al bacio per Cavani (12′ st), il Matador trova la respinta di Agliardi. Al 25′ il 2-1 di Cavani, perfetto il cross di Insigne, altrettanto il colpo di testa del Matador. Ancora Cavani (31′ st) non sfrutta al meglio una gran palla di Hamsik. Quando sembra tutto chiuso, il pari e il sorpasso del Bologna nel finale.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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