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Boateng: ”Non so se ha senso restare in Italia”

Un altro big potrebbe lasciare il Milan e l’Italia. Dopo gli illustri addii in estate e quello di Pato nel mercato invernale, il Milan la prossima stagione potrebbe perdere anche il suo attuale numero 10. Kevin Prince Boateng, infatti, dopo l’episodio di razzismo di Busto Arsizio starebbe prendendo in seria considerazione l’ipotesi di lasciare il club rossonero. Lo confessa lo stesso ghanese in un’intervista alla Bild. “Non è qualcosa che puoi scrollarti di dosso e basta. Ci dormirò su per le prossime tre notti e la prossima settimana incontrerò il mio agente Roger Wittmann e vedremo se ha ancora senso continuare a giocare in Italia”.

Parole che aprono a un clamoroso addio per quanto Boateng ribadisca di essere stato “fiero” del comportamento dei compagni, che lo hanno subito seguito quando ha lasciato il campo. “Ho potuto sentire i primi versi da scimmia dopo cinque minuti – racconta – all’inizio non ho pensato nulla, ma poi si sono ripetuti e sono andato dall’arbitro avvertendolo che se fossero proseguiti avrei lasciato il campo. Ha provato a calmarmi, ma quando sono ricominciati i cori, allora ho pensato ‘adesso basta, non continuerò a giocare’. E’ facile chiudere un occhio, agire è più difficile, ma avrei fatto la stessa cosa anche se fosse stata una partita di Champions contro il Real Madrid e lo farò sempre. Ero arrabbiato, triste, scioccato, il fatto che cose come queste accadano ancora nel 2013 è una disgrazia, non solo per l’Italia, ma per il calcio nel mondo. Volevo mandare un segnale forte, perché cose del genere non possono esistere, dobbiamo aprire gli occhi. Quando è troppo, è troppo, il razzismo non ha posto nel calcio”.

DENUNCIATI ALTRI CINQUE TIFOSI – Sono stati identificati e denuncati all’autorità giudiziaria altri cinque tifosi della Pro Patria per il reato di divulgazione, in concorso, di espressioni di razzismo. I cinque sono stati identificati dagli agenti della questura di Varese e dalla Digos locale attraverso le immagini delle telecamere presenti durante l’amichevole Pro Patria – Milan. I cinque erano in compagnia del ragazzo identificato immediatamente al termine della partita e già deferito ieri per i cori razzisti indirizzati a Kevin Prince Boateng. I ragazzi hanno tutti un età compresa tra i ventidue e i trenta anni: quattro di loro sono residenti nella provincia di Varese e uno in quella di Milano e tutti privi di pregiudizi di polizia.

Fonte: La Repubblica

La Redazione

M.V.

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