Kevin-Prince Boateng è da sempre in prima linea nella battaglia contro il razzismo nel calcio. E sull’argomento il nuovo giocatore del Monza s’è soffermato nel corso di un’intervista concessa al Corriere della Sera: “Nessun bianco mi ha mai detto di volermi sostenere in questa battaglia. Qualcuno si astiene per paura, altri perché ritengono sia più vantaggioso non esporsi in una vicenda che non li riguarda. Comandano i bianchi: se alzassero la voce loro, saremmo più ascoltati”.
Sul calcio moderno. L’ex Barcellona si è soffermato anche sulle differenze tra i giovani di oggi e quelli del suo tempo: “Quando ero al Tottenham dovevo pulire le scarpe ai vecchi dello spogliatoio. Oggi i giovani mica lo fanno, pensano alle Mercedes e alla playstation. La prima volta in cui ho mangiato il sushi avevo 23 anni ed ero arrivato al Milan, ero uno di strada abituato al kebab. Il giorno in cui non proverò più passione per questo mestiere smetterò, non voglio rubare il posto a chi ancora lo sogna”.
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