Carlos Bilardo, il settantacinquenne Dottore, è una delle grandi figure del calcio argentino. Chiusa la carriera di centrocampista nel ’70 e accantonata quella di medico, è stato il commissario tecnico dell’Argentina più bella, quella che aveva Maradona come capitano e vinse i Mondiali dell’86 in Messico. Dal 2008 è direttore tecnico delle nazionali e conosce benissimo Higuain, la nuova stella azzurra. Lo presenta ai napoletani paragonandolo a Careca, il grande asso brasiliano dei magnifici anni Ottanta.
Il Napoli ha realizzato il colpo-Higuain: qual è il suo giudizio su questa operazione?
«Mi sembra un ottimo acquisto».
Quali sono le caratteristiche del Pipita?
«È un attaccante che svaria su tutto il fronte offensivo, va molto in profondità, ma è altrettanto bravo ad entrare dai lati. Un uomo d’area, abile a partire da destra come da sinistra. Ricorda, sotto alcuni aspetti, Careca, che giocò nel Napoli ai tempi di Diego».
Lei lo ha conosciuto da vicino nella Seleccion: com’è il ragazzo Gonzalo?
«Un’ottima persona. Disciplinata. Non ci sono mai stati problemi da quando fa parte della Seleccion: è un giocatore positivo all’interno del gruppo».
L’arrivo di Higuain ha creato grande entusiasmo a Napoli: per lui sarà un vantaggio o un rischio sul piano delle aspettative?
«L’entusiasmo è importante. Conoscendo la passione della città e dei tifosi, ci sarà un rapporto positivo, perché Higuain è un buon giocatore e un eccellente professionista».
Lei ha conosciuto Napoli ai tempi di Maradona, quando era ct dell’Argentina: quali consigli darebbe ad Higuain?
«Dovrà abituarsi al nuovo posto in cui va vivere. Napoli e la sua gente sono molto differenti da Madrid e dal pubblico del Real. A Napoli si parla di calcio tutto il giorno, lo fanno tutti. Da quanto so, Napoli è il posto in cui il calcio è vissuto con maggiore passione. Sarà importante scegliere il posto giusto dove abitare per ambientarsi bene».
A Napoli è arrivato anche un nuovo allenatore, Benitez, forte dei dieci titoli vinti in carriera.
«Ci siamo incrociati in Spagna, quando guidavo il Siviglia. È un allenatore capace e ha esperienza. Adesso dovrà conoscere e adattarsi al modo di essere dei tifosi napoletani».
L’Argentina si prepara a giocare contro l’Italia il 14 agosto a Roma: sarà possibile vedere la Seleccion per un’amichevole a Napoli?
«È un’ipotesi che non scartiamo. C’è un ottimo rapporto tra i dirigenti del Napoli e della Federcalcio argentina, bisognerà valutare i rispettivi calendari in futuro».
Il ct Sabella ha convocato Fernandez, che da due anni fatica a trovare spazio nel Napoli.
«Fernandez è giovane e ha carattere, è in una fase di crescita e la sta completando nella Seleccion. Buon difensore, tuttavia non si è espresso ancora al massimo».
Il secondo e ultimo Mundial vinto dall’Argentina porta la firma di Bilardo, poi una lunga flessione. E tra un anno, in Brasile, cosa può accadere?
«L’Argentina è una delle candidate al titolo, però ci sono tante squadre: Spagna, Brasile, Italia e Germania. A mio parere, la Germania è la nazionale che sta meglio in questo momento».
Il presidente De Laurentiis vorrebbe acquistare un club all’estero: e se fosse una squadra argentina?
«È positivo che egli voglia investire nel calcio, ma in Argentina, al momento, non è possibile: i dirigenti vengono eletti dai soci»
Fonte: Il Mattino.
La Redazione.
D.G.
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