Fuga dopo la vittoria. Ma non per polemica strisciante o eccesso di esultanza. Finita la partita, il Napoli ha subito lasciato lo stadio Franchi per raggiungere l’aeroporto di Peretola, dovendo rientrare nella notte a Capodichino. Mazzarri ha fissato per stamane l’allenamento a Castelvolturno in vista del match di Champions League contro il Chelsea, non c’era tempo da perdere.
De Laurentiis e gli altri dirigenti hanno fatto letteralmente al volo i complimenti all’allenatore e agli azzurri, davanti alle tv si è presentato solo il direttore sportivo Bigon. «Per la necessità di rientrare al più presto a Napoli avevamo comunicato già prima della partita che non si sarebbero presentati nostri tesserati in sala interviste, quindi non è una decisione presa dopo il risultato».
Mazzarri non è passato davanti a telecamere e taccuini, però non c’era polemica nella sua decisione, com’era accaduto ad esempio dopo il 6-1 sul Genoa dello scorso 23 dicembre al San Paolo. «Abbiamo un aereo in partenza, scusateci», ha detto Bigon a nome del tecnico e dei giocatori.
Il direttore sportivo ha rivelato quello che aveva preparato l’allenatore nella seduta di rifinitura su un campo alla periferia di Firenze: «Abbiamo lavorato molto sui calci piazzati proprio perché sapevamo che era quello un punto forte dei nostri avversari».
Bigon ha manifestato la soddisfazione del club per questo successo, il secondo colpo esterno del 2012: tre gol anche a Palermo l’8 gennaio, prima gara dell’anno solare. «Abbiamo segnato nella prima azione. Sono stati tre punti importanti. Abbiamo giocato da squadra vera», la constatazione del dirigente che ha costruito il Napoli con De Laurentiis e Mazzarri negli ultimi due anni.
Squadra vera, quella che s’aspettava il tecnico dopo un periodo di grigiore. E da oggi si prepara l’assalto alla Champions, il match con il Chelsea, che oggi in occasione della partita di Fa Cup sarà osservato da Nitti, l’ex attaccante che collabora da anni con lo staff di Mazzarri.
Per Walter sarà una notte particolare, quella di martedì, da vivere in un angolo della tribuna del San Paolo con il cellulare acceso per dare eventualmente indicazioni ai collaboratori seduti in panchina accanto al suo vice Frustalupi: quanta amarezza per la squalifica di due giornate decisa dall’Uefa.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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