Nel nome del padre, ma anche di una Napoli che l’ha accolto con tutti gli onori e che l’apprezza tanto per quello che è riuscito a fare in poco più di due anni. Riccardo Bigon, figlio di Albertino (protagonista in panca del secondo ed ultimo tricolore napoletano) a poco più di quarant’anni è già un ds supercollaudato, dalla professionalità addirittura tracimante. E’ anche merito suo se l’escalation del Napoli è arrivata sino alla Champions. Superlavoro, dedizione completa alla causa, e anche notti insonni per il dirigente patavino che ha giocato per 16 anni al calcio, dalla C2 alle serie dilettantistiche. Allora con poca fortuna, poi appena smesso, i primi successi nello staff della Reggina di Foti.
NON HO SONNO- Notti insonni ma anche magiche le ultime, perché se è vero che non ha chiuso occhio per qualche notte, è anche vero che a Napoli è arrivato Vargas. In barba alle discrasie dei fusi orari e agli assalti della concorrenza. L’ultimo entrato in casa Napoli fa parte di un’operazione piuttosto complessa ma dalla riuscita esemplare. « Lo abbiamo seguito per più di un anno via video, con un software da noi creato, capace di arrivare in ogni parte del mondo. Micheli è stato due mesi lì per scoprire prima di tutto l’uomo. E’ un investimento in chiave futura, un punto d’orgoglio per il presidente ». E se sulla concorrenza vogliamo stazionare, l’uomo “Del Monte” azzurro di duelli con le concorrenti ne ha vinti più di uno. Mai per il gusto di comprare, mai per vendere precipitosamente: tutto ponderato, soppesato e finalizzato con rara sagacia. Il presidente lo sa, lo ha voluto con forza e se lo tiene ben stretto.
LORENZO “INSEGNA”- Nulla mai viene lasciato al caso. Il Napoli è una squadra giovane con un dirigente giovane che ha sempre uno dei due occhi orientato sulle giovani leve: « Insigne è un nostro patrimonio e questo è alla base di ogni tipo di ragionamento» , Bigon è intervenuto ai microfoni di Radio Marte, effettuando una disamina a 360° sulle attualità del mercato azzurro. « Per cominciare il ragazzo non è sul mercato. Poi nessuno è venuto a chiederlo, evidentemente non c’è ancora tutto questo interesse per un giovane talento che ha solo bisogno di crescere in tutta tranquillità. Per adesso sta bene dov’è, noi, intanto, lo aspetteremo sino a che non sarà pronto ».
CHI VIENE E CHI VA- Naturalmente bocche cucite sul primo punto, ma: « Se per Santana ci sarà l’opportunità di farlo giocare di più in altre squadre, non ci tireremo indietro. Su Candreva la società e il giocatore avevano idee diverse. Britos l’abbiamo appena recuperato e resterà. Rinaudo e Mascara sono partiti anche per una loro tutela, aspettiamo il miglior Donadel, lui non partirà. Pandev? Sta per fortuna rinascendo, alla fine della stagione decideremo. Per Aronica invece siamo ai dettagli di rinnovo» .
A POSTO- Aggiunge Bigon: « Non abbiamo impellenze in entrata. Se l’organico avrà bisogno di essere puntellato interverremo, ma con oculatezza. Il nostro è un progetto a medio-lungo termine, vogliamo dare all’azienda benzina sempre fresca. La rosa attuale mi sembra numericamente a posto».
IL DOMANI- Quello prossimo è il Siena: « Partita spigolosa, è il primo dei nostri pensieri, poi verrà quello della Tim Cup. L’Inter ha vinto 7 partite consecutive, non sarà facile. La squalifica di Mazzarri col Chelsea? Non mi sembrerebbe il caso, se rivedono bene le immagini prima dell’espulsione. Il suo futuro da manager è già presente, perché un allenatore come lui lo è sempre».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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