Il Napoli non urla solo a parole. Questa volta il club è davvero arrabbiato. Tra l’arbitro Damato e gli azzurri è una storia di amare decisioni. Tre anni fa il rigore negato a Maggio (l’esterno venne perfino espulso per simulazione), quest’anno quelli negati a Cavani e Armero. Spiega il direttore sportivo Bigon: «Nelle mie 300 panchine in A è stato l’unico che mi ha espulso. Ho contato fino a 20 per non ripetere scene simili, si sbaglia dal punto di vista dirigenziale, ma faremo valere le nostre ragioni nelle sedi opportune».
Difficile vedere il direttore sportivo del Napoli così stizzito. Ma l’arbitraggio di Damato è destinato a sollevare polveroni anche nei prossimi giorni, in attesa di conosce la designazione del direttore di gara della supersfida con la Juventus. «Il campionato è lunghissimo. Guardiamo la Juventus, ma guardiamo anche dietro di noi, alle squadre che ci stanno inseguendo. Contro i bianconeri sarà uno scontro importante, ma non sarà una gara vitale. Prepareremo la gara in pochi giorni, tutta una serie di cose che ci lascia molto rammarico», dice riferendosi chiaramente alle 30 ore di più che Conte ha avuto per prepare il big match, avendo giocato contro il Siena domenica pomeriggio.
Esce a testa bassa dallo spogliatoio, invece, Gokhan Inler. Con Mazzarri al momento del cambio, a metà ripresa, c’è stato un piccolo e comprensibile diverbio: lo svizzero, subissato dai fischi del suo ex pubblico e dunque piuttosto seccato, ha allargato le braccia verso il tecnico azzurro mimando l’espressione di chi si lamentava della sostituzione. Poca roba. Per Inler quella con l’Udinese era una gara speciale.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
