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Biglietti di Coppa resse e cariche dei carabinieri

Incidenti a Pianura e nella rivendita autorizzata di Pompei

Più che una caccia al biglietto è stato un vero e proprio assalto alle sette ricevitorie, le sole abilitate da LIS Ticket. E non sono mancati momenti di tensione. La vendita «libera», ai «non tesserati», dei tagliandi per la finale di Coppa Italia è iniziata ieri alle 16 ma in realtà è cominciata sin dall’orario di apertura delle prevendite. Lunghissime le liste d’attesa, inevitabile distribuire i numeri per provare a ordinare le file, immancabile anche l’intervento delle forze dell’ordine, chiamate dalle ricevitorie per evitare problemi.
Eppure qualche disordine c’è stato: a Pianura, nella ricevitoria di via Parroco Giustino Russolillo, si è resa necessaria la carica dei carabinieri per risolvere la ressa e, nel trambusto, un agente è stato anche colpito da una bottiglia. Molto meglio è andata a via Ferdinando del Carretto, al centro di Napoli (tra via Medina e via Toledo): Genni Natale e Matteo Helzel alle 16.10 hanno acquistato i primi due biglietti, dopo aver preso i numeri della fila alle 8.30. Andamento analogo all’Euroscommesse di via Duomo, dove sin dalle 8 di ieri la ricevitoria è stata presa d’assalto. Si è reso per questo necessario l’intervento della Digos. Circa 400 quelli venduti sino alle 18.30 di ieri sera, quando è andata via la linea ai terminali.
Circa 500 invece i biglietti stampati dall’agenzia Better Scommesse Sportive di via Mercadante, a Caivano. «Sono choccato per quanto accaduto oggi – riferisce il titolare, Gennaro Scarallo –, sin dalle 7.15 ho distribuito numeri per la lista d’attesa. In nostro aiuto c’erano 8-10 tra poliziotti e carabinieri, tutto è andato bene, mi dispiace per i tantissimi ragazzi che hanno pianto perché non sono riusciti a fare il biglietto. Mi sono rimasti solo tagliandi di Distinti e Tribune. Alle 16.02 ho stampato i primi ticket, ma ci hanno avvertito appena due ore prima che avremmo avuto la linea per vendere». Code infinite e disparati disagi anche nelle altre tre ricevitorie, a via Ghisleri (quartiere Scampia), a via Carlo Alberto (a Pompei) e via Europa (a San Giuseppe Vesuviano). Proprio a Pompei ci sono stati momenti di grande tensione che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Ressa e carica della polizia, con rinforzi giunti addirittura da Napoli.
Non c’è comunque ancora il sold out sui 32mila biglietti a disposizione dei tifosi del Napoli: non c’è un dato ufficiale, ma sino a ieri sera ne sono stati staccati circa 25mila, con curve quasi esaurite, scarsa disponibilità per Distinti e più ampia per la tribuna Tevere. L’eccesso di richieste ha creato disagi, tante le lamentele sia per l’esiguo numero di ricevitorie abilitate per i biglietti cartacei che per la restrizione della residenza in regione, con i ticket acquistabili di persona dai residenti a Napoli e via telefono o email da quelli residenti in Campania, con buona pace dei tanti napoletani fuori regione. Intanto stamane si riunisce a Roma il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha in oggetto proprio la finale, dovendo altresì risolvere il caso-Atac. L’azienda di trasporti romana non intende garantire le 150 navette richieste per lo spostamento dei tifosi, a fronte delle 30 unità utilizzate in campionato. «Non è a rischio la disputa della finale ma sui trasporti ci devono dare risposte – è il commento del sindaco di Roma Gianni Alemanno – Ma una parte di questi costi ci deve essere ripagata dalle strutture nazionali». L’Atac, azienda romana del trasporto pubblico, per ora non sembra cedere rispetto alle richieste del Questore Francesco Tagliente, che ha chiesto delle navette bus per trasferire i tifosi napoletani e juventini dalle aree di sosta autorizzate all’Olimpico.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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