Il modello tedesco. Stadi pieni, giovani talenti cresciuti negli anni nelle squadre di club e diventati poi protagonisti in Nazionale. Oliver Bierhoff, l’attaccante che regalò l’ultimo successo alla Germania con il golden gol contro la Repubblica Ceca nella finale dell’Europeo 1996, esalta questo modello. «In Germania con il Mondiale del 2006 si è investito molto sugli stadi e dal 2000, dopo il fallimento negli Europei, si è puntato molto sui giovani. Questo lavoro cominciato da lontano ha portato ai risultati attuali con la crescita della Bundesliga, partite spettacolari e stadi sempre pieni e confortevoli».
Fair play finanziario e investimento sui giovani sono i due capisaldi del progetto Napoli…
«Il progetto Napoli è un progetto europeo. Tenere i conti a posto e valorizzare le proprie risorse rappresenta l’unica strada percorribile in questo momento di difficoltà economica. Aver dato spazio e fatto crescere un giovane come Insigne è stata una mossa giusta, meglio valorizzare i ragazzi del posto invece di prendere giovani stranieri non all’altezza come si è fatto per tanto tempo in Germania».
Il Napoli, quindi, realtà europea?
«Sì, il Napoli è una realtà europea: giocò due ottime partite in Champions League contro il Bayern Monaco. Dare continuità negli anni a queste partecipazioni europee sarebbe fondamentale per una piazza come Napoli dove la passione per la propria squadra è storicamente fortissima»
Lo scudetto è possibile?
«Sì, cinque punti sono recuperabili. La Juventus resta favorita anche perché è abituata da sempre a vincere ma nel calcio non sempre vincono le favorite. In Germania la Bundesliga l’ha vinta il Wolsfburg e ora il Borussia Dortmund che facendo crescere i giovani ed è diventato una realtà europea di primo piano. Il Napoli non deve mollare e potrà sfruttare un calo più avanti della Juve legato agli impegni di Champions. Non vedo altre rivali, il Milan quest’anno ha rifondato anche se El Shaarawy sta dimostrando qualità».
Ma il Napoli ha l’Europa League…
«Certo, ci sono buone squadre anche tedesche che però sono arrivate quarte o quinte in Bundesliga. I valori sono meno importanti della Champions e direi che il Napoli in Europa League può andare avanti e può pensare di arrivare alle semifinali».
Cavani bomber di dimensioni mondiali: come lo giudica?
«Uno degli attaccanti più forti in circolazione, dopo Messi e Cristiano Ronaldo. Una lista dove metterei anche Ibra, Falcao, Muller. Un attaccante moderno, completo, non ha solo un punto di forza ma tanti aspetti positivi».
Quando verrà al San Paolo a seguire il Napoli?
«Speriamo in un accoppiamento del Napoli con qualche tedesca mi farebbe molto piacere però senza i fischi che prendevo da avversario. La città e bellissima, ricordo il mio amico Sanseverino quando giocavamo insieme ad Ascoli che mi portava con la sua vespa a vedere le bellezze di Napoli».
Roberto Ventre per “Il Mattino”
La Redazione
P.S.
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