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Bianchi: “Vorrei giocare nuovamente in Europa”

La professionalità di Rolando Bianchi si evidenzia dai particolari: ogni giorno va a correre, ogni giorno fa sport. Una volta rientrato, si prepara alla perfezione. Pensate che ha 200 profumi, la sua passione. E la sera arriva puntuale, non sgarra mai. Le vacanze del capitano del Toro sono così: divertimento, senza esagerare. L’amico romano Riccardo, che lo ha voluto qui, tiene a precisarlo: «Rolando è perfetto, chi lo prenderà farà un affare.

Anche perché i gol li ha fatti e sono un numero importante, vero Rolando?

«Con la rete segnata al Siena, sono arrivato alla mitica quota 100. E 56 li ho fatti col Torino, dove ho giocato gli ultimi due anni da capitano. Mi diede la fascia Beretta, un allenatore che è rimasto poco in granata,mache è davvero una persona perbene. Lo stimo molto».

Eppure il Torino vuole venderla per fare cassa e perché lei ha un ingaggio alto. In tempi di crisi, un taglio sarebbe gradito… «L’ingaggio me lo sono ridotto già nel passaggio dal City. Ho altri due anni di contratto col Torino e per questo club ho fatto una scelta importante. Una scelta fatta per affetto e che va oltre la categoria, perché ho giocato due anni in B».

Non si può dire che lei non abbia onorato la maglia del Toro…

«È una maglia che ha un significato profondo. Io ho voluto conoscere tutta la storia del Torino, sono andato a Superga, è una leggenda che affascina. Il sogno è entrare nella storia del club. Ci tengo, perché a Torino mi sono affermato e ci vivo benissimo. In centro. È una piccola Parigi. Vorrei anche comprare casa”

Ma non sta stretta la B dopo tanti gol?

«È diverso, ma non è un campionato facile. Io sono mosso dalla passione, se potessi mi allenerei sempre due volte al giorno. Amo lo sport».

Cosa è mancato al Torino per tornare in A?

Una cosa: la serenità”.

Ventura può essere l’uomo giusto? 

«Può fare il bene del Toro».

Con Lerda si è lasciato bene?

«Ma sì. C’è stato un episodio negativo, ma tutto a posto».

Il suo rapporto con Cairo com’è?

«Buono. Ma io sono uno che non tiene particolari rapporti. Sono un martello pneumatico sul lavoro. So di avere un contratto importante e voglio meritarmelo».

Catania, Parma, Napoli. Questi i club che sembrano più interessati. Preferenze?

«Restare capitano del Torino. Ma se proprio devo scegliere vorrei nuovamente giocare in Europa. Ho avuto solo un’esperienza con la Uefa a Manchester dove non mi sono ambientato».

Ai tifosi del Toro che cosa dice?

«Grazie per l’affetto che continuano a dimostrarmi. Ero tifoso del Milan di Van Basten, oro lo sono del Toro».

La Redazione

C.T.

Fonte: Gazzetta dello Sport

 

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