Daniel Bertoni, numero 7 del Napoli ai tempi di Maradona, oggi commentatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Mattino.
“Un buon rapporto. Ma amicizia è un’altra cosa. Prima di Napoli-Arezzo, esordio per tutti e due al San Paolo in Coppa Italia, lo stadio è pieno. C’è un calcio di punizione: lui ha già segnato e io muoio dalla voglia di far gol. C’è punizione per noi, piazzo la palla e lui fa il segno che vuole essere lui a battere. Io faccio finta di essere d’accordo. Piazza la palla, si gira, prende la rincorsa ma io sono più veloce di lui. Segno. È l’unico che non festeggia mi guarda e mi fa: bravo, ma non farlo mai più”.
Sul rapporto con la Juve.
“Mai visto un odio per una squadra come per la Juve in Italia. Eppure di rivalità ne ho viste. Eppure, sia con la Fiorentina che con il Napoli quando ci si avvicinava a quella gara, i tifosi avevano gli occhi rossi di rabbia: mi raccomando, vincente, massacrateli. Ora è la stessa cosa, mi pare di capire”.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro