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Bertolo ubriaco, rabbia Palermo

Il giocatore argentino potrebbe essere fermato

Dopo il mini-break concesso al termine del ritiro a Malles Venosta, il “maestro” Sannino ritroverà in classe, nella sua scolaresca, un “alunno” con una nota in condotta nel registro. L’errore da matita blu, sul piano disciplinare, lo ha commesso il centrocampista Nicolas Bertolo, protagonista di una notte brava nel giorno di vacanza a disposizione della squadra prima della ripresa dell’attività.

 L’EPISODIO –  All’alba di ieri, verso le 5 del mattino, zigzagando alla guida della sua Bmw X6 per corso Vittorio Emanuele (una delle principali arterie della città), l’argentino non si è fermato all’alt della polizia intraprendendo una mini fuga con tanto di inseguimento concluso nei pressi della Cala dove gli agenti sono riusciti a  bloccare la vettura del giocatore che procedeva contromano. Per il numero 14 rosanero, risultato positivo al test alcolemico, è scattata la denuncia per guida in stato d’ebbrezza e per oltraggio a pubblico ufficiale. Bertolo, al quale è stata ritirata anche la patente, durante il controllo della polizia si sarebbe tolto infatti la maglietta e avrebbe tentato di aggredire uno degli agenti. Sul mezzo (finito sotto sequestro) l’esterno rosanero non era da solo. Secondo alcune indiscrezioni, l’argentino (vittima di un’aggressione nel dicembre 2009 assieme a Cavani nei pressi del “Tenente Onorato” di Boccadifalco), viaggiava in compagnia dei compagni Lores Varela ed i connazionali Vazquez e Garcia che tuttavia, sarebbero estranei ai fatti e non avrebbero imputazioni a carico, motivo per il quale non figurano nell’informativa diramata ieri mattina dalla Questura della Polizia di Palermo.

 

 LE REAZIONI – La società, venuta a conoscenza dell’episodio qualche ora dopo l’accaduto, punirà certamente i “trasgressori” ma, al momento, opta per una linea attendista: « L’Us Città di Palermo – recita una nota pubblicata sul sito ufficiale – una volta verificato quanto occorso al proprio tesserato ed ascoltata la sua versione e quella degli organi competenti, deciderà eventuali provvedimenti ». Prima di mostrare il pugno di ferro, in pratica, lo stato maggiore del club di viale del Fante vuole vederci chiaro e capire l’esatta dinamica dell’episodio: « Bisogna stigmatizzare questi eventi, sono stati comportamenti deplorevoli, ma fino a che non conosco tutte le posizioni degli interessati e le loro versioni non metto nessuno davanti al plotone d’esecuzione – ha spiegato ai microfoni di Mediagol il direttore generale dell’area sportiva rosanero Giorgio Perinetti – Si tratta di capire cosa è successo realmente, chi ha fatto cosa. Siamo solidali con le forze dell’ordine che sicuramente fanno il loro dovere – ha proseguito il dirigente rosanero – ma prima di dare giudizi e prendere decisioni definitive bisogna conoscere i fatti. Poi potremo farci un’opinione. Ne parleremo in società con gli interessati a cui deve essere concesso anche di parlare con noi. Se i ragazzi si alleneranno regolarmente? Ci sono degli aspetti da valutare, ma non credo sia l’allenamento il problema. Non si può privare un professionista di tenersi in forma. Dovrebbero farlo anche quando sono a riposo… ».

 

 SVILUPPI –  Il confronto avverrà oggi in occasione del primo allenamento in sede della squadra dopo il ritiro in Trentino Alto Adige. Gli uomini di Sannino sosterranno al “Barbera” una seduta a porte aperte fissata per le ore 18 (l’ingresso dei tifosi, che prenderanno posto in Curva Nord, è previsto a partire dalle 17,30).

 

 NAZIONALI – Altri due rosanero sono stati convocati nelle rispettive Nazionali per due amichevoli in programma il 15 agosto. Si tratta dell’attaccante uruguaiano Hernandez, «chiamato» per la gara contro la Francia che si disputerà a Le Havre, e del portiere Tzorvas che farà parte della selezione greca di scena ad Oslo contro la Norvegia.

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

 

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