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Berlusconi: “Perchè il Napoli ha giocato a Cagliari e noi no?”

Il presidente del Milan non gradisce giocare a Torino contro i sardi

I tifosi milanisti hanno sempre avuto un rapporto ideale con i tifosi del Cagliari. Non ricordo, a mia memoria, una sola situazione che abbia dato luogo a dei contrasti, a dei fatti spiacevoli“. Lo ha dichiarato Silvio Berlusconi, in un’intervista rilasciata all’emittente sarda Videolina, in merito alla decisione di spostare la partita di domenica dall’Is Arenas di Quartu all’Olimpico di Torino. Intervistato prima della decisione ufficiale della Lega Calcio, quando c’era il rischio della disputa a porte chiuse o di un rinvio, Berlusconi ha detto: “Assolutamente si arrivi a giocare. Davvero non vedo come si possa dire sì ad una squadra come il Napoli, e non al Milan. Tra l’altro il Milan ha dei tifosi che sono considerati i più educati in Italia, dopo quelli del Cagliari, arrivo a dire – ha detto ancora l’ex presidente del Consiglio – ma comunque non credo che ci possano essere occasione di disordini. Quindi auspico che il Milan possa giocare la sua partita. Sul risultato non faccio auspici perchè ho un interesse troppo personale“.

SINDACO QUARTU – “Quella di non far giocare il Cagliari allo stadio di Is Arenas è una posizione dell’autorità preposta a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, che è stata irremovibile nonostante tutti i nostri sforzi e le proposte della Lega Calcio per far giocare la partita a Quartu domenica, con anche delle prescrizioni o almeno per gli abbonati“. Lo precisa il sindaco di Quartu S.Elena (Cagliari), Mauro Contini, in merito alla decisione di far disputare Cagliari-Milan all’Olimpico di Torino. “Finora ho mantenuto un riserbo istituzionale che ritenevo doveroso rispetto a una questione delicata – ha detto Contini – confidando in un esito positivo. Rilevo però che le autorità in questione hanno mantenuto le proprie posizioni circa l’inidoneità dello stadio di Is Arenas a garantire le necessarie condizioni di sicurezza. Insomma, una chiusura totale, che non condivido e che può avere conseguenze imprevedibili. Ciò nonostante, lancio il mio appello a tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti perchè si trovi una soluzione che possa comunque consentire lo svolgimento a Is Arenas di Cagliari-Milan, seppure con le necessarie limitazioni del caso. Invito infine chi ha responsabilità di comunicazione a non fomentare irresponsabilmente i tifosi“.

INSULTI SUL WEB – Dopo la partita con la Juventus – spostata a Parma – anche l’attesa sfida al Milan non potrà essere giocata allo stadio Is Arenas di Quartu Sant’Elena (in programma domenica alle 15 all’Olimpico di Torino) ed i tifosi rossoblù si scatenano sul web. Non solo rabbia e delusione per lo spostamento della sede dell’incontro, ma anche insulti e minacce al sindaco di Quartu, Mauro Contini, “colpevole” di non aver firmato l’autorizzazione allo svolgimento della gara. La rabbia dei tifosi è esplosa su Facebook: alcuni si sono limitati ad ironici complimenti, altri ci sono andati giù pesante. E qualcuno ha scritto: “Andiamo a casa sua” e “bussategli alla porta“. Tra i tifosi più ‘ragionevolì prevale una domanda comune: “perchè lo stadio è agibile una domenica sì ed una no?“, “perchè si possono giocare le partite con Napoli, Genoa e Palermo e non quelle contro Juventus e Milan?”.

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

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