Per la gara di domenica sera contro l’Inter, la direzione della partita è stata affidata a Mauro Bergonzi della sezione di Genova.
L’arbitro ligure, internazionale dal 2009, ha fatto il suo esordio in Serie A nel dicembre 2003 in Lecce-Parma 1-2, collezionando 105 presenze nel massimo campionato con una media di circa quattro ammonizioni a partita, una espulsione ed un rigore ogni quattro gare. Quest’anno ha avuto una buona continuità, dirigendo dodici partite tra cui Cesena-Napoli 1-3 ad inizio campionato. Qualche errore in questa stagione, ma episodi dubbi che nemmeno le immagini della moviola riescono a chiarire.
Sono dodici i precedenti di Bergonzi con il Napoli per un bilancio di sei vittorie, tre pareggi e tre sconfitte. La prima nel 2003 in serie B con il Napoli vittorioso sul Pescara per 1-0. Unico precedente in Coppa Italia e prima sconfitta per gli azzurri con il fischietto genovese è Roma-Napoli 2-1 del gennaio 2006 con la gara giocata a porte chiuse. Il debutto in Serie A con i partenopei invece arriva nell’ agosto del 2007 con Cagliari-Napoli 2-0. Napoli-Juventus 3-1 dell’ottobre 2007 è una partita che l’arbitro ligure ricorderà per molto tempo, in quella gara sul risultato di 1-1,Bergonzi assegnò due rigori a Zalayeta, il Napoli conquistò la vittoria ma le polemiche che ne conseguirono furono enormi e arrivò la squalifica di due giornate per l’attaccante uruguaiano. Dopo quella partita Bergonzi non arbitrò più la Juventus per tre anni, mentre ritrovò il Napoli dopo due anni in Napoli-Chievo 2-0 del dicembre 2009. Bene nelle seguenti tre gare con il Napoli, tra cui Milan-Napoli 1-1 del marzo 2010, Bergonzi lascia lo zampino in Lazio-Napoli 2-0 del novembre 2010, il gol che porta in vantaggio i biancocelesti è viziato da un tocco di braccio di Zarate. Altra partita spinosa per il direttore di gara genovese è stata Roma-Napoli 0-2, Bergonzi non riuscì mai a tenere le redini della gara, condizionata dal forte nervosismo in campo, con episodi violenti da ambo i lati e con l’arbitro che fece da semplice spettatore senza mai intervenire seriamente, portando così all’episodio culminante dello sputo tra Rosi e Lavezzi, un gesto che costò ad entrambi tre giornate di squalifica. L’ultimo precedente di Bergonzi con il Napoli risale all’inizio di questa stagione, in Cesena-Napoli 1-3, l’arbitro sul 1-1 espelle giustamente Benalouane per somma d’ammonizioni, consentendo così al Napoli di completare la rimonta.
L’operato di Bergonzi con il Napoli resta positivo, nonostante le due gare emblematiche citate che portarono alla maxi-squalifica di Zalayeta prima e di Lavezzi poi. Considerando il suo curriculum e le recenti prestazioni in campionato, l’arbitro genovese ha tutte le carte in regola per poter far bene in un match delicato come Napoli-Inter, soprattutto dopo le polemiche da parte dei neroazzurri dopo la sfida dell’andata e l’eliminazione dalla Coppa Italia, gli consigliamo però di tener sempre gli occhi ben aperti almeno fino a quando la prova tv sarà usata anche in tempo reale. Fino a quel momento sarebbe bene soffermarsi su un’ analisi attenta dell’operato degli arbitri, ma senza fomentare sterili discussioni, soprattutto da parte dei club più prestigiosi del nostro campionato che non possono far pesare la propria pressione mediatica, a maggior ragione quando questa è a discapito di club con meno visibilità e a tal proposito ci sembra opportuno citare il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma: “Tutte le squadre devono essere tutelate alla stessa maniera altrimenti si crea un discorso preferenziale che non è accettabile. Essere sottoposti ad un diritto equo deve essere garantito a tutte le società di Serie A. Squadre come Siena e Napoli non possono essere meno tutelate della Juventus”.
A cura di Raffaele Di Guida
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