Un altro marchio d’infamia per Quarto e per la Campania. L’allenamento anticamorra della Nazionale italiana non mi è piaciuto per nulla. Una passerella priva di senso ed efficacia. Persino dannosa perché connota un territorio e la sua gente in relazione ad un fenomeno criminale diffuso in tutta Italia. La Camorra non alligna solo a Quarto.
E’ ben radicata in Lombardia, in Veneto, in Piemonte come dimostrano le indagini della magistratura. Ed allora perché Prandelli non porta i suoi azzurri anche a Monza, Padova e Biella a giocare contro la Camorra.
Perché la gente operosa e buona di Quarto e della Campania deve esser sempre identificata con una sparutissima minoranza di criminali? Questo sta succedendo in tutto il sistema mediatico nazionale. Campania=Camorra non è discriminazione territoriale anche questa? Ed allora la Nazionale giocherà a porte chiuse la prossima partita?
Ben altra legalità dovrebbe praticare il calcio italiano nelle relazioni tra calciatori, nel rispetto delle regole finanziarie, nel controllo rigoroso delle pratiche farmaceutiche. E poi io lezioni di legalità da Balotelli – che la volta scorsa si fece portare in gita a Scampia tra gli spacciatori di droga – non intendo certamente prenderne. Né oggi, né mai.
La Redazione
G.D.
Fonte: Optimaitalia.com
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