CASTELVOLTURNO – La verità, tutta la verità e soprattutto la verità: e in quell’Olimpico che ha un fascino accattivante, in quel fascio di luce che illumina il calcio autentico, c’è da cercar se stesso. Vedi il Napoli e poi… Juventus, Parma, Borussia Dortmund, son fantasmi che s’allungano nella notte, che magari diventano incubi o che, scacciati, ricostruiscono i sogni. Lazio-Napoli: un’ora e mezza per darsi le risposte.
L’umore, Benitez, partiamo da quello…
«Gli ultimi risultati non soddisfano, ma siamo anche consapevoli che questa sia la strada giusta e che servirà soltanto aggiungere carattere e aggressività, come a Dortmund, per uscirne. La reazione alla sconfitta con il Parma – unica gara che m’è piaciuta poco – è stata di spessore e, rispetto a Londra, con il Borussia abbiamo fatto progressi».
Pur subendo tanto.
«Abbiamo concesso loro qualche ripartenza di troppo e questo ci ha creato difficoltà. Ma ci siamo ritrovati in un paio di circostanze con il pallone del pareggio tra i piedi».
Sempre convinto del modulo?
«La chiave sta nell’idea di gioco, non nel sistema. Io voglio creare un modello diverso da quello che insegue il pareggio in trasferta con undici uomini dietro la linea del pallone. Stiamo lavorando su questo e la partenza è stata incoraggiante: resto dell’avviso che siamo in presenza di un bilancio molto positivo».
Forse qualcosa vi manca…
«Magari qualcuno arriverà per migliorare ulteriormente l’organico. Il mercato servirà a dare ulteriore sviluppo al gruppo, che ha perso Zuniga e Mesto per molti mesi. Ma possiamo ritenerci soddisfatti di noi stessi, pure della nostra condizione atletica, perché non è vero, a esempio, che siamo in calo: semmai corriamo con intensità superiore all’inizio della stagione. Io sono contento dei ragazzi, siamo competitivi e lo stiamo dimostrando pure in Champions, in un girone difficilissimo».
Vi giocate tanto in una decina di giorni…
«Ma noi ci sentiamo appena all’inizio del percorso. Vogliamo inculcare mentalità vincente nei calciatori per restare al vertice a lungo, non solo per un anno o due. C’è un progetto a lungo termine e qualche sconfitta ci può stare, bisogna restare tranquilli e procedere con la propria filosofia. Abbiamo un grande futuro dinnanzi e sento il sostegno della società, di De Laurentiis, con il quale parlo ogni giorno. Vogliamo arricchire le strutture, intervenendo sul centro sportivo, e poi attrarre grandi giocatori per convincerli a restare».
Insomma, al di là del risultato…
«Ragioniamo in prospettiva e non ci lasciamo condizionare da qualche sconfitta. Conosco il calcio, so che ci sono momenti negativi: passeranno. Qui esistono opportunità uniche: è stato fatto un grande lavoro e si può continuare a costruire per restare tra le grandi in Italia e in Europa. Siamo stati battuti nell’ultimo mese da due grandi squadre e una ci ha fatto gol in fuorigioco, l’altra su rigore. Certo, fortuna niente».
Errori parecchi…
«Serve un pizzico di comprensione, di pazienza: ogni sfida è dura e lo è pure questa con la Lazio, però il campionato è lungo. Io ho fiducia nei mezzi del Napoli, ho visto i ragazzi allenarsi con il piglio giusto, però a questo punto è importante evitare altre cadute. Ho parlato con i calciatori e sono convinti che ne vinceranno tante: forse non è un caso che sinora ne abbiamo pareggiata una soltanto».
La formazione ovviamente è da decidere.
«Come sempre. Armero ha accusato qualche problema, Reveillere si è allenato e bene e ha una possibilità. Vedremo nel corso della giornata: si gioca in notturna, può accadere di tutto».
Fonte: Corriere dello Sport
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