Rafa Benitez ha una fama di maestro di calcio e da sempre il destino è quello di dover ripartire in salita. Povero Rafa, un po’ come gli accadde all’Inter, quando si trovò a gestire una squadra che aveva appena compiuto l’impresa più memorabile nella storia del club e trovò un gruppo allo stremo delle forze. Lui letteralmente sudò sette camicie (indimenticabili le sue camicie chiazzate al termine delle partite) per dare un senso al tutto. Non lo trovò, e durò appena cinque mesi (ma vinse una Coppa Intercontinentale). Poi Rafone è rimasto fermo due anni, prima di riprovarsi con il Chelsea: anche qui, da novembre in poi, si ritrova tutti contro perché i tifosi dei Blues non hanno mai smesso di amare il suo predecessore, Roberto Di Matteo. A dicembre poi non è riuscito nell’impresa centrata nel 2010, quella di vincere il Mondiale per club senza aver vinto la Champions: in finale arriva il ko col Corinthians. Il manager dell’allenatore Quillon è convinto che la serie A sia ancora un pallino per Rafa dopo i brutti ricordi lasciati alla guida dell’Inter. Lui glissa: ne parliamo da domani. Nel frattempo stasera prova a conquistare anche l’Europa League, giusto per allungare ancor di più l’elenco dei trofei.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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