Il rimpianto e l’orgoglio. «Giocassimo altre cento volte la Champions League, con dodici punti passeremmo il turno sempre», perché, in fondo, la ferita sanguina ancora. Anche se adesso c’è già l’Inter nel mirino. Ovvero una gran bella fetta del suo passato. Un incrocio speciale di destini e pensieri, domenica sera. Da una parte l’ex Mazzarri, dall’altra parte lui, Rafa Benitez che nell’Inter tre anni fa viveva giorni da nemico nonostante il Mondiale per club che stava per conquistare.
Eppure il tecnico spagnolo ha ancora voglia di parlare della partita con l’Arsenal. Forse per esorcizzare i fantasmi, per scacciare l’incubo della vittoria più amara della sua carriera: «Siamo ancora tristi, sarebbe bastato fare un altro gol o magari che al Borussia non fosse riuscito di battere il Marsiglia. Rischiare di più contro l’Arsenal? Temevo il loro contropiede e quando è arrivato il gol tedesco era troppo tardi per andare all’assalto. Le lacrime di Gonzalo (Higuain, ndr) sono lo specchio dello stato d’animo della mia squadra». Poi, Rafa, a scanso di equivoci: «Questo risultato ci serve per aumentare l’esperienza e per crescere ancora: siamo all’inizio del progetto e sbaglia chi pensa che si debba già vincere tutto quest’anno. C’è bisogno di tempo».
Nell’intervista a Cadena Ser Benitez confessa l’ottimismo per il futuro: e lo stesso Rafa ne ha discusso coi giocatori ieri alla ripresa. Nessun giorno di riposo questa volta: subito tutti a Castelvolturno, anche se con lavoro differenziato: «Devono essere orgogliosi di quello che hanno fatto e del percorso svolto fino ad adesso». C’è l’Inter che bussa alla porta: la sua voglia di rivincita, certo, ma anche tre punti in casa che mancano da quasi un mese e mezzo. È la settima volta che Rafa sfida l’Inter: non vi gioca contro dal marzo del 2008, quando era a Liverpool. Positivo il bilancio contro i nerazzurri: 3 vittorie, due sconfitte e un pareggio.
Giornata di riflessioni a cuore aperto anche per Raul Albiol che ha parlato a Radio Kiss Kiss: «È il momento di guardare avanti e pensare al campionato. Dobbiamo recuperare i punti che ci separano dalla vetta e bisogna tornare a vincere come facevamo all’inizio. A partire da domenica: sappiamo che con l’Inter ci aspetta una partita importante. L’obiettivo è recuperare punti dal vertice e tenere l’Inter dietro, sarà un match di gran livello». Si coccola il gruppo che vede crescere a vista d’occhio: «Ci sono stati dei cambiamenti e ci vorrà ancora del tempo. Dobbiamo correggere alcune cose lavorando e dando sempre il massimo come stiamo facendo. Bisogna evitare di fare ulteriori errori, come è accaduto contro Parma e Udinese».
Jose Callejon si è sfogato anche all’emittente spagnola Radio Onda Cero. «Lasciamo la competizione con una sensazione di rabbia e impotenza, ma a testa alta. Per me, Albiol e Higuain, ex giocatori del Real Madrid, è beffardo trovarci ancora eliminati per mano del Borussia (come in semifinale dell’ultima Champions), ma dobbiamo guardare avanti con ottimismo. Dispiace vedere che in altri gironi tante squadre si sono qualificate con 6 o 8 punti e noi, che giocavamo con squadre fortissime, dobbiamo uscire avendone totalizzati 12. Il nostro lavoro è stato quasi perfetto, questo ci dà ancora più voglia di andare avanti: guardiamo al futuro con ottimismo, adesso dobbiamo fare bene in campionato e in Europa League»
Fonte: Il Mattino.
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