Deve essere una scelta azzeccata, ma azzeccata davvero. Non si può sbagliare, come quando la scelta cadde su Donadoni. De Laurentiis sa che non sarà semplice trovare l’erede di Mazzarri. Ha scelto Benitez ma ora prende tempo. «Ne ho sentiti almeno quindici di allenatori e altri ne vedrò. Non ho deciso ancora nulla e non è questione di giorni perché c’è da individuare chi mi dovrà accompagnare per il prossimo ciclo e devo scegliere un tecnico all’altezza: io non ho fretta. Quando lo troverò lo saprete». Il presidente è a Citta della Scienza per il convegno organizzato dal medico sociale Alfonso De Nicola e passa da un argomento all’altro alle velocità della luce. Sul tecnico madrileno, la sua prima scelta, dice visibilmente risentito: «Chi ve lo dice che l’ho incontrato? A Londra ero per il film su Steve Jobs che devo distribuire in Inghilterra e in Germania, mica per scegliere il prossimo tecnico».
De Laurentiis si è arrovellato e ancora si arrovellerà sul nome di chi dovrà prendere il posto di Mazzarri che lo ha mollato come si fa con la sposa sull’altare. Perché il patron, pur se dice di essersi mosso da molto tempo («Lo sapevo da sei mesi che sarebbe andato via»), si ritrova a fare una cosa che proprio sperava di non fare: cercarsi un nuovo tecnico. Ha sognato, e non poco, di mettere le mani su Allegri. Ma ha capito – e la cosa non lo mette di buon umore – che il livornese (oggi l’incontro con il Milan) sarebbae vicino alla Roma. E allora ha virato senza mezze misure su Benitez. Quillon, il manager dello spagnolo, intanto conferma «che l’accordo con il Napoli non è una questione imminente ma le parti si stanno parlando». E lascia molti margini. Ovvio, Rafa è un allenatore tra i migliori del mondo. Dunque non deve stupire se all’orizzonte fa la sua comparsa il Paris Saint-Germain che pare abbia individuato proprio nell’ex nerazzurro, appassionato del calcio italiano (aveva ricevuto nel 2010 un’offerta dalla Juve, che poi virò su Delneri), l’erede di Ancelotti.
De Laurentiis getta fumo sulle trattative in corso. Racconta del lunedì londinese di Bigon. «Era con me e allora gli ho detto: ”Vai a negoziare con quelli del Manchester City che da molti mesi mi fanno la testa così perché mi vogliono dare Dzeko per Cavani…”. Qui tutti parlano parlano ma quando c’è da cacciare i soldi si tirano indietro». Strano che il presidente, sempre pronto ad alzare una cortina fumogena quando si pala di calciomercato, stavolta faccia il nome del bomber del City. Su Cavani non c’è solo il club che ha appena esonerato Mancini, ma anche il Chelsea, proprio la squadra che Benitez ha guidato all’Europa League: il Matador, secondo il «Guardian», è nella lista segreta dui Mourinho.
Benitez, intanto, è negli Stati Uniti: il primo nodo da sciogliere sono i diritti d’immagine. L’affondo sul tecnico spagnolo portato da De Laurentiis in persona e da Bigon non stupisce, anche perché c’è da sbloccare il mercato e bisogna fare in fretta. «Lo scudetto? Il mio secondo posto vale lo scudetto perché io ho osservato le regole del fair play e questa è la seconda miglior stagione nella storia del club. Il presidente dell’Uefa Platini parla tanto ma poi ha bisogno dei voti per essere rieletto. Quando sono arrivato a Napoli il club era al 522esimo posto nel ranking Fifa: ora è quindicesimo».
De Laurentiis e il direttore sportivo Bigon stanno vivendo giornate difficili (o divertenti, a seconda dei punti di vista): senza la firma di Benitez non si sentono così al riparo da qualche beffa. E i tifosi attendono le scelte con il fiato in gola.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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