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Benitez: “Soddisfatto dell’esordio. Ogni traguardo è possibile”

«Sono soddisfatto dell’esordio, ogni risultato è raggiungibile», Rafa Benitez scrive così sul suo sito il giorno dopo il successo sul Bologna. Un messaggio di ringraziamento per giocatori, staff tecnico, medico e ovviamente per la società e i tifosi azzurri. «È stata una buona partita e un buon risultato. Per questo voglio ringraziare tutti i nostri giocatori, sia quelli che hanno giocato che quelli che non lo hanno fatto per il loro impegno e la loro professionalità. Lo stesso vale per il nostro staff tecnico, medico e tutti quelli che fanno parte della società con il presidente in testa, e naturalmente i nostri tifosi che sono la nostra risorsa principale».
Cresce ancora di più l’empatia del tecnico spagnolo con tutto l’ambiente, effetto della grande vittoria nell’esordio contro il Bologna. «Siamo solo all’inizio e la strada sarà lunga, dura e piena d’imprevisti ma i presupposti per fare bene ci sono. Sarebbe bello se ogni lunedì potessimo celebrare una vittoria e se anche non sarà sempre possibile, sappiamo però che la strada da seguire è questa e continuando a lavorare con dedizione e impegno ogni risultato può essere raggiungibile».
La mano del nuovo tecnico spagnolo evidente nella prima uscita degli azzurri. La manovra alla spagnola innanzitutto, il possesso palla prolungato, la squadra che si muove ad elastico, avanti e indietro, e soprattutto lo sviluppo in orizzontale. Senza fretta e senza pause, lo slogan di Benitez. Infatti, il Napoli ha giocato così contro il Bologna: senza fretta, senza pause e soprattutto senza frenesia. Una manovra avvolgente, continua, alla ricerca del varco giusto ma senza l’ansia di dover per forza verticalizzare, pallone sempre in movimento attraverso lo spostamento continuo dei giocatori azzurri in tutte le zone del campo. Senza fretta e senza pause e attraverso un movimento continuo degli interpreti sul campo.
Il tiki-taka del Barcellona, la filosofia di gioco della nazionale spagnola, quella alla quale s’ispira Rafa Benitez, contro il Bologna ci sono stati risultati molto più convincenti rispetto alle amichevoli precampionato. Il salto di qualità è stato soprattutto in questo, la vera svolta in termini di mentalità: una squadra che sviluppa con pazienza il suo gioco, attraverso una fitta trama di passaggi (644 le palle giocate con successo contro le 530 del Bologna) per affondare negli ultimi venti metri solo quando ce ne è la possibilità.
L’interpretazione della manovra palla a terra che parte già dai difensori, o meglio dal portiere. Reina gioca molto più alto, pronto a ricevere i passaggi dei centrali in difficoltà o dei laterali, per poi reimpostare il gioco sempre con la palla a terra. Bandito il lancio lungo in verticale, il difensore centrale Albiol perfetto interprete di questa nuova filosofia fatta di passaggi anche semplici per l’uomo più vicino. Un Napoli padrone del campo, grande personalità nell’esordio contro il Bologna, il pallone nascosto a lungo agli avversari (possesso palla al 55 per cento degli azzurri) e soprattutto un baricentro di squadra molto più alto. Un atteggiamento che ha consentito non solo di creare un numero importante di palle gol ma soprattutto di non soffrire mai il Bologna. Pericoli pari a zero per Reina e nessuna incursione pericolosa. Grande gestione del pallone quando gli azzurri lo hanno tra i piedi, cioè nella fase di possesso finalizzata alla ricerca del varco negli ultimi venti metri per far gol.
Il secondo punto chiave del gioco di Rafa è il pressing immediato, già degli attaccanti, un pressing alto per il recupero veloce del pallone. La prima barriera di Higuain e degli esterni d’attacco, poi a scalare dei centrocampisti centrali Behrami e Inler e quindi della linea molta alta dei difensori. Il pallone da recuperare il più presto possibile per colpire con il ribaltamento rapido dell’azione negli ultimi venti metri e per non soffrire l’iniziativa degli avversari.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

G.D.S.

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