NAPOLI – Per ora gli hanno assegnato la cittadinanza sportiva onoraria della città, più in là chissà cos’altro ancora. Rafa Benitez sta entrando di prepotenza nel cuore dei napoletani perchè piace quel suo modo di relazionarsi con l’ambiente in cui è venuto a lavorare; piacciono il garbo e la serenità con cui affronta qualunque tipo di argomento; piace il suo interesse per le bellezze artistiche di Napoli e dell’intera Campania. E la giuria del Coni che ogni anno assegna premi ad atleti e club ha voluto inserire due nuovi riconoscimenti, attribuiti appunto a Rafa Benitez, il signore del calcio arrivato da Madrid via Liverpool: la cittadinanza sportiva onoraria ed il «Vesuvio d’oro». Con una motivazione che la dice lunga: «Per i risultati conseguiti sul campo e per essersi immerso con passione nella cultura delle nostre tradizioni». Rafa Benitez, giunto alla Sala dei Baroni del Maschio Angioino dopo il pranzo di Natale organizzato dalla società a cui ha presenziato Aurelio De Laurentiis, ha ricevuto un premio dalle mani del delegato del Coni, Roncelli, ed un altro da quelle del sindaco Luigi De Magistriis che in un orecchio gli ha sussurrato: «L’aspettiamo quanto prima anche a Palazzo San Giacomo» , la sede del palazzo di Città. L’allenatore del Napoli, poi, ha impugnato il microfono e con sincerità, ha commentato: «Ringrazio tutti, per me è un onore essere qua. E’ molto importante perche Napoli mi piace e non è difficile farsela piacere. Penso, però, sia troppo presto per ricevere tanto affetto. Sono contento perchè questa relazione tra sport e citta è molto importante» . E non è mancato un po’ di humour: «Per la verità mi aspettavo qualcosa dal mercato di gennaio», alludendo a nuovi, possibili acquisti che la società dovrebbe portare a termine. E nella sala, affollata da atleti, dirigenti e cronisti, una risata generale. Poi, Benitez, entrando nel merito delle aspettative dell’anno nuovo, ha sottolineato: «Noi non diciamo che vogliamo vincere questo o quello, diciamo solo che lavoreremo al cento per cento per arrivare fino alla fine e mi aspetto qualche successo ma siamo gente che lavora nello sport ed è importante dare sempre il massimo». Infine, si è pronunciato sul suo rapporto con le bellezze della città: «Ho visto tante cose ma aspetto di vederne delle altre. Intanto non conoscevo questa Sala e devo dire che è davvero bella» . In realtà, il tecnico del Napoli non ha visitato soltanto il Teatro San Carlo, il Museo Nazionale, Cappella San Severo ed altro ma anche alcuni siti archeologici ed artistici della Campania: quali gli Scavi di Pompei e la Reggia di Caserta. Un uomo di sport ed anche di cultura, Rafa Benitez. Un professionista che ama conoscere a fondo il patrimonio artistico della città dove lavora e le tradizioni culturali e popolari in modo da entrare sempre di più nello spirito dei tifosi e della gente comune. Non a caso, il sindaco De Magistriis ha speso parole di apprezzamento nei confronti di Benitez: «E’ bello vedere un personaggio così stimato interessarsi al fascino ed alle bellezze di questa città. Sono già note in tutto il mondo ma lui ci dà una mano a promuoverle ancora di più. Gli siamo grati e per noi Benitez rappresenta un testimonial di lusso per l’intera città». Ed il tecnico spagnolo ha lasciato il Maschio Angioino sommerso dai flash dei fotografi e dalle telecamere mentre decine di persone gli urlavano: «Sei un grande, regalaci lo scudetto e l’Europa League».
Fonte: Corriere dello Sport
