Incredibile, ma vero, Rafa Benitez è capace di mettersi anche sulla difensiva, con grande vigore, per cercare di neutralizzare gli attacchi dei media alla tranqullità del suo Napoli. Ieri mattina ha concluso il quarto ritiro consecutivo (per lui è stato il secondo…) degli azzurri a Dimaro con una conferenza-stampa riassuntiva di 13 giorni in Trentino alla quale ha fatto seguito l’ultimo allenamento di questa prma fase della preparazione in vista del play-off di Champions League.
Buongiorno Benitez, ma cosa è successo di preciso domenica scorsa con Behrami e Callejon, durante l’allenamento?
Buongiorno Benitez, ma cosa è successo di preciso domenica scorsa con Behrami e Callejon, durante l’allenamento?
«Devo dire che è veramente incredibile ciò che ho letto e sentito su Behrami e Callejon. Josè Maria era semplicemente provato dopo il lavoro e non riusciva ad avere la solita intensità. Callejon è un giocatore che ho portato io qui al Napoli. È un calciatore di altissimo livello che non è in vendita. Parlo con lui continuamente ed il nostro rapporto è bellissimo».
È così anche con Behrami?
«In un allenamento (domenica pomeriggio; ndi) ho chiesto a Behrami, Dezmaili e Duvan se erano stanchi e preferivano rientrare oppure proseguire. Valon mi ha detto che preferiva rientrare ed io gli ho dato l’ok. Questo significa che aveva il mio permesso, ne abbiamo parlato. La pettorina? L’ha tolta avendo terminato di lavorare».
Il mercato del Napoli a che punto è? C’è un nome al quale è veramente interessato?
«Mascherano era una buona proposta, ma anche Kim Basinger mi piace lo stesso… Il mercato è ancora molto lungo, manca un mese ed i nomi che si fanno sono tanti, ma solo il dieci per cento è vero. Io sono sereno, sappiamo come muoverci. Intanto dico che la rosa è forte e può essere ancora più forte con i rientri di Zuniga, Mesto, Maggio e Hamsik recuperati dopo la scorsa stagione. Poi abbiamo Koulibaly e Michu che sono ottimi elementi».
Quanto incide l’imminenza del play-off in questo mercato estivo?
«Chiaramente se possiamo ulteriormente rinforzarci, lo faremo. La squadra sarà al giusto livello per il playoff. Ci sono anche altri giocatori che devono rientrare dopo i Mondiali. Sono fiducioso».
Qual è il numero perfetto per la «rosa» di questo Napoli?
«Dico non più di 25 con i portieri, poi vediamo il mercato come andrà».
Le sue sensazioni alla vigilia del suo secondo anno alla guida del Napoli?
«La mia esperienza di due anni a Dimaro mi è piaciuta tanto. Mi piace l’organizzazione, mi piace vedere tanti tifosi, abbiamo lavorato parecchio. Ho visto alcuni giocatori stanchi, ma domenica Vargas, Gargano, Michu hanno lavorato tanto e bene in amichevole. Per me è tutto positivo».
I tifosi vogliono sempre di più lo scudetto.
«Ci hanno seguito in ogni allenamento, sono convinto che sarà lo stesso al San Paolo. Noi siamo preparati, io non dico che vinceremo questo o quello, ma che lavoreremo senza paura di nessuno. Noi siamo forti se siamo convinti di esserlo».
A inizio ritiro Benitez aveva spronato Hamsik a diventare un vero leader…
«Ha capito che deve fare un passo avanti. Ho molta fiducia in lui».
Vale la pena sacrificare il bel gioco per vincere più partite possibili solo per 1-0?
«La nostra squadra deve attaccare, essere propositiva. Non dobbiamo essere dei “kamikaze”, ma avere equilibrio. Non dobbiamo più subire 39 gol come è accaduto nella passata stagione Nella seconda parte del campionato eravamo già più equilibrati».
Non sembra ancora chiara la vera posizione di Michu in campo…
«Ha giocato nel Rayo da centrocampista d’inserimento segnando tante reti. Poi nello Swansea ha fatto la prima e la seconda punta. Arriva in area con le idee chiare. Deve conoscere i compagni ed il nostro gioco, ma non ho dubbi su di lui perché è intelligente».
C’è grande attesa per il ritorno a Napoli di Higuain.
«L’abbiamo sentito, la sua voglia di mettersi a disposizione è fantastica. Può arrivare anche prima del 4 agosto, forse il 2. Quindi significa che è già preparato, si è allenato come un grande professionista».
Sarà l’anno di Rafael? C’è pressione sul portiere brasiliano…
«Io guardo i portieri ad ogni allenamento, hanno lavorato tutti bene. Rafael non sembra reduce da un infortunio, grazie alla sua mentalità ed ai suoi sforzi».
Fonte: Corriere dello Sport
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