TURN OVER . Si (ri)gioca e sarà così, fino al ventidue dicembre: una partita al giovedì ed una al lunedì, una al sabato e un’altra ancora al giovedì, novantasei ore e si riparte, senza Insigne e senza Zuniga, senza Michu e (forse) con Mertens a Genova. «Vorreste sapere quanti ne cambio, ma neanche io sono in grado di dirvelo: valuto tutto, anche le fatiche durante la cosiddetta sosta, che per molti dei nostri significa impegnarsi con la propria Nazionale e viaggiare in continuazione. Ma di una cosa sono certo: siamo venuti a Praga per vincere e per passare il turno, perché calcoli in campo non ne facciamo». Le idee abbondano e per quel Napoli che è tutta una ipotesi bisognerà verificare la condizione (anche) di De Guzman: poi, variazioni a tutto campo, con distribuzione dei carichi sull’intero organico ed un turn-over che s’annuncia massiccio, perché comunque ci sarà la Sampdoria….«Mertens si sta allenando ed a Marassi, se non avvertirà fastidio in questi giorni, ci potrà dare una bella mano, lui che ha tanta qualità. Ma qui non ho deciso, penso di intervenire, perché è necessario, anzi indispensabile farlo, e però vi dò per sicuro un solo titolare: gioca Rafael, poi vediamo gli altri dieci». Il lettino dello psicanalista al posto della panchina: con il freddo che fa…
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