Troppe le critiche piovute adosso a Rafa Benitez in questi giorni. Accusato di tutto: mancanza di polso, di dialogo e anche di non essere un giusto motivatore. Lui che in prima persona telefonò a calciatori del calibro di Higuain, Callejon e Mertens, per convincerli ad accettare la pizza partenopea. Volto tirato e serio. Così si presenta in sala stampa nella conferenza post partita col Sassuolo. Via il sorriso che lo contraddistingue ma pronto a rispondere alle domande dei colleghi. Giura che presto tornerà ma prima c’è da togliersi qualche sassolino:
Il primo mese della seconda stagione napoletana sembra averle tolto il sorriso.
«Ma se vinciamo cinque partite di seguito vedrete che torno quello di sempre…Io conosco il mondo del calcio, so come vanno le cose e però mi ritengo un professionista serio circondato da professionisti seri: ascoltare cose false, che c’entrano nulla con noi, non è piacevole. Mi è sembrato quasi che, all’improvviso, fosse caduto dal cielo, su Napoli, un allenatore…ma io alleno da 28 anni e il rispetto non deve mai venire meno».
Cantava Giuliano Palma “Se ne dicon di parole…” Caro Rafa, non ascoltarle e lascia parlare il tuo curriculum.
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