È la notte, inattesa, dei primi fischi. È la notte del sale sulle piaghe, dopo il doloroso e pesante ko con la Juventus. Chissà dove è finito tutto quello che Benitez pensava fosse prezioso, da Higuain a Callejon. Chissà dove è finito il suo Napoli, il suo sacro fuoco. «Non abbiamo giocato bene ma non è vero che è mancato l’entusiasmo. Non era facile rituffarci nel campionato dopo tanti giorni in cui i nostri nazionali erano in giro per il mondo. Sono dispiaciuto per la sconfitta, anche arrabbiato: con me stesso e con la squadra. Ma non sono preoccupato: per lo scudetto ci siamo anche noi, il campionato è lungo e quello che conta adesso è mostrare il carattere».
Il RafaNapoli ha smarrito l’orientamento e la retta via. Contro il Parma si è visto un Napoli procedere a spanne, a tentoni, a tentativi. «Non è stata una prestazione ai nostri livelli, abbiamo perso palla troppo facilmente e abbiamo concesso troppi spazi ai nostri avversari. Di occasioni-gol ne abbiamo avute anche noi ma siamo stati sfortunati: penso a quando Higuain non si è accorto che Pandev era solo davanti alla porta. Ma credo che ci siano state imprecisioni sia in difesa che in attacco, con troppe palle regalate».
Un brutto Napoli, e lui lo sa. Male in attacco ma anche in mezzo, il nulla. Ed è un nulla in cui il Parma si è ritrovato come un pesciolino che sguazza nell’acquario. Perché il Napoli di ieri sera ha perso l’ordine tattico e i suoi centrocampisti il tocco magico delle serate di gloria. «Non mi va di fare processi alla mia squadra, nessuno merita di essere criticato. Non è vero che Higuain gioca troppo solo là davanti, c’era Pandev vicino a lui. Il punto è che quando non riusciamo a esprimere il nostro gioco di qualità, andiamo in sofferenza e non riusciamo ad esaltare in questo modo le sue caratteristiche. E con il Parma è successo questo».
Il Napoli finisce senza gol in casa: non succedeva dal 17 febbraio dallo 0-0 con la Sampdoria. L’ultima sconfitta al San Paolo poi è del 17 gennaio 2012, contro il Bologna. «Abbiamo perso troppi palloni con facilità, anche in occasione del gol di Cassano c’è un nostro errore. Il Parma ha fatto molta pressione. Ma a noi è mancata velocità. È chiaro che dobbiamo lavorare di più e meglio: è chiaro che quando si gioca con questa frequenza non è mai possibile riuscire a fare quello che si vuole durante la settimana».
La metamorfosi azzurra è imbarazzante. Là dove una volta c’era una squadra rapidissima nei rovesciamenti di fronte, con il Parma si è vista una squadra lenta. Non salvano la pellaccia, gli azzurri, e l’imbattibilità interna. E martedì c’è la Champions. «Anche loro hanno perso ma sia il Napoli che il Borussia sanno che martedì è come se fosse una finale, una specie di gara dell’anno. Non credo che sia noi che loro risentiremo dell’amarezza di queste sconfitte in campionato».
Il Napoli mette la testa sotto la cenere, ma solo per una notte. «Capitano partite negative, non facciamo nessun dramma. Dobbiamo recuperare la squadra mentalmente e fisicamente. Adesso c’è la Champions e abbiamo la possibilità di rialzare subito la testa. Vedrò la loro sconfitta e mi farò un’idea anche se perdere contro il Bayern non è mai un vero disastro. Noi andremo lì con la certezza di essere una grande squadra». Infine su Hamsik: «Abbiamo qualche ora di tempo ancora per capire come sta. Non so ancora se giocherà con il Borussia».
Fonte: Il Mattino
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro