NAPOLI – Non le ha neanche guardate in tv. Sono state viste dai suoi collaboratori, Pecchia in primis. A Rafa Benitez non interessava seguire le prestazioni di Roma e Juve, quanto rilassarsi dopo la gara con il Torino, nonché consumare un pasto frugale. Anche per lui, l’orario ha rappresentato una novità. Ma il tecnico spagnolo ha voluto poi sapere tutto e conoscere i risultati completi. Ed ha aggiunto: «Abbiamo le qualità per lottare sino alla fine, anche se dobbiamo e possiamo migliorare ancora. Ci resta un altro venticinque per cento. Per il titolo finale, oltre alla Roma, c’è la Juve che ha una grande rosa con calciatori di esperienza. E credo che anche Fiorentina ed Inter possano dire la loro. Prevedo una corsa a cinque squadre».
Il suo Napoli, dopo Marsiglia, ha centrato la vittoria anche in campionato. La settima in nove gare. Un successo peraltro piuttosto agevole. Ma che non ha soddisfatto in pieno Rafa Benitez: «Ci sono state tante cose positive ed anche tante cose che ancora non vanno. Avremmo dovuto fare il tre a zero e chiudere la gara. Ed invece abbiamo rischiato il due a uno. Ed in altri momenti non siamo andati in pressing come nelle circostanze precedenti. Dobbiamo lavorare ancora e migliorare. Siamo sulla buona strada. Di sicuro non è stata una delle nostre migliori prestazioni».
Non intende entrare nel merito delle decisioni arbitrarli e dei rigori concessi al Napoli: «Non ho parlato dopo la gara con la Roma e non parlo neanche oggi. E non mi permetto di giudicare quello che dice l’allenatore avversario che ha grande esperienza. Dico solo che la mia squadra ha meritato e sta acquistando sempre più consapevolezza dei propri mezzi».
GESTIONE DELLA ROSA – Ieri Benitez ha schierato la nona formazione diversa in campionato. Ha lasciato riposare alcune pedine, rimpiazzandole con altre. Ma non vuole sentir nominare il termine “turn over”: «E’ più esatto parlare di gestione della rosa perché è di livello. Tutti devono essere disponibili per ogni partita. Oggi hanno giocato due o tre che non avevano giocato prima e così sarà anche con la Fiorentina. Si rischia un po’ ma è necessario farlo. Oggi è difficile dire cosa ci manca e come intervenire al mercato di gennaio: ci sono calciatori che crescono e devo tenerne conto. La difesa, ad esempio, oggi diciamo che va bene, qualche settimana fa dicevamo un’altra cosa. Altri giocatori hanno bisogno di spazio per dimostrare». E così lascia intuire anche qualcosa di calcio mercato: il Napoli intende aspettare ancora prima di trarre certe conclusioni.
UN TONICO PER HIGUAIN – Titolare ed un’altra ora circa in campo per Gonzalo Higuain. Un’ora impreziosita peraltro da una doppieta. E Benitez si è complimentato con lui al momento della sostituzione: «Sappiamo che non è al cento per cento ma si sta avvicinando alla condizione migliore. Così come per Reina è importante non prendere gol, per un attaccante è importarte farne. E dalla prossima Higuain giocherà con più fiducia. Per noi, la sua presenza è necessaria». Ed ha spiegato perché avesse calciato lui i rigori e non Hamsik: «Prima della partita avevamo stabilito che li battesse lui».
HAMSIK IN CRESCITA – Don Rafa sta cercando di recuperare anche Marek Hamsik, apparso sottotono nelle ultime uscite: «Giocare contro un avversario che presenta tanti uomini in difesa non è facile trovare spazi per gli inserimenti. Ma lui ha aiutato la squadra, è stato quasi sempre nel vivo del gioco. Ritroverà anche la via del gol». Ha elogiato sia Fernandez che Mertens. Ha detto del primo: «E’ importante anche districarsi con un compagno forte vicino. Ha fatto bene». E del belga ha aggiunto: «Ora si può allenare bene e si è visto. Un giocatore che sarà prezioso per noi». Ha rimproverato affettuosamente Insigne: «Sa cosa voglio da lui ed in certi gesti deve controllarsi». E quando gli hanno chiesto se la vittoria avesse voluta dedicarla a Ferguson poco carino in certi giudizi nei suoi confronti, ha concluso: «No, dedico questa vittoria ai tifosi del Napoli».
Fonte: Corriere dello Sport
