Anche lui, come il presidente, va a toccare di nuovo il tasto del fatturato. L’aveva fatto alla vigilia della sfida con la Juve. Tra Napoli e Juve ci sarebbe una differenza abissale che va al di là dei punti in classifica, questo il pensiero di Benitez. Ma stavolta, dopo una vittoria così entusiasmante, c’è ancora più gusto da parte dell’allenatore del Napoli sottolineare delle differenze che valicano il calcio giocato. E pur non entrando direttamente in polemica con Conte e Marotta («non ho sentito quanto hanno detto…»), dice: «Serve tempo per acquisire una certa mentalità e servono soldi per allestire una rosa importante. Io ho fatto l’allenatore-manager e posso dire che se non si ha un fatturato importante non si possono raggiungere certi obiettivi. La Juve fattura trecento milioni di euro e ha un grande organico. Oggi, ad esempio, non c’era Tevez ma c’era Osvaldo, calciatori di grande qualità. Quando manca un titolare, c’è sempre un calciatore di pari livello ed il gioco si mantiene alto».
Entra poi nello specifico della partita: «Queste sono le partite che si devono vedere nel campionato italiano. Offrono spettacolo e rappresentano una buona immagine per tutto il movimento. Alla fine ho fatto i complimenti a Conte e a tutta la Juve per il bel campionato fatto finora. Loro davvero stanno viaggiando ad una velocità impressionante. E noi siamo stati bravi in questa occasione a vincere».
Benitez spiega così la vittoria: «La squadra ha interpretato molto bene la fase offensiva e ben anche quella difensiva. Ha trovato equilibrio e fatto tutto bene. Merito dei giocatori che hanno giocato una partita spettacolare.Ma giocare con questa intensità tutte le gare è difficile, specie se gioca ogni tre giorni».
Il tecnico spagnolo avrebbe i suoi buoni motivi per rammaricarsi dei tanti punti persi per strada ma preferisce godersi una vittoria così entusiasmante e guardare solo avanti: «Ormai non possiamo fare nulla per recuperare il terreno perduto ma dico solo che è difficile giocare sempre ad alto livello e con la stessa intensità dimostrata con la Juve se si gioca una partita dietro l’altra. Serata perfetta? Non ancora. Dobbiamo migliorare se vogliamo raggiungere il livello della Juve».
Intanto è contento del suo Napoli: «Siamo riusciti a fermare una squadra che sta conducendo un campionato da record. Questo vuol dire che la rosa è competitiva. I punti persi con le piccole? Spesso ci è mancata la concentrazione ma era anche normale dovendo giocare ogni tre giorni».
Ritiene che uno dei segreti della vittoria è stato il possesso palla avuto nel primo tempo. «Abbiamo avuto un grande possesso palla nella prima frazione di gioco e questo ha agevolato noi e costretto loro a rincorrere. Ma non siamo stati perfetti perchè qualcosa l’abbiamo sbagliata».
Spiega cosa è successo con Chiellini nel primo tempo? «Lui stava protestando, io gli ho detto che si trattava di un semplice intervento di gioco. Tutto risolto col difensore bianconero».
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