La sera di Napoli-Inter, la sera del ritorno di Mazzarri al San Paolo.
Benitez se fosse un tifoso del Napoli, fischierebbe o applaudirebbe Mazzarri?
«Appoggerei il Napoli. Penso che i tifosi debbano aiutare il Napoli e i giocatori in campo, altro non m’interessa. L’Inter è fortissima, una delle più squadre prestigiose d’Italia, una partita difficile. Un tifoso va al campo per vedere vincere la sua squadra».
Ritrova l’Inter da avversario, sarà una partita diversa?
«Sarà una partita importante perche sappiamo che se vinciamo la distanza sull’Inter sarà maggiore».
Come stanno Pandev, Reina e Behrami?
«Tutti e tre hanno fatto un lavoro specifico, qualcuno in palestra, qualcuno in campo. Pandev si è allenato con la squadra è a posto, disponibile. Sta facendo molto bene. Abbiamo la rabbia per l’eliminazione che ci darà ancora più carica».
Pressing a tutto campo contro l’Arsenal: è sempre possibile?
«Sappiamo che non è facile avere quest’intensità in ogni partita, noi proviamo a mantenere questo ritmo non solo nelle partite di Champions ma in tutte. È una partita difficile contro una squadra che ha giocatori bravi, forti, preparati».
Il centrocampo a cinque dell’Inter può creare problemi?
«Immaginiamo una partita come quella contro l’Arsenal quando abbiamo fatto bene contro un centrocampo forte e di qualità. L’Inter ha avuto una settimana di tempo, noi giochiamo dopo tre giorni ma ho visto che la mia squadra è a posto».
Napoli squadra piu europea, meno italiana?
«No. Questa è una squadra che ha fatto benissimo in Europa con dodici punti in Champions. E tenendo presente questo aspetto vedere dove siamo in campionato è molto positivo: significa che il livello è alto. Dobbiamo essere più costanti e vincere ancora più partite: siamo sulla strada giusta. A livello tattico l’atteggiamento è lo stesso, questa è l’idea, mantenere in campionato lo stesso livello nove mesi però non è facile»
Questo con l’Inter lo considera un scontro diretto?
«Sì. Nel mio discorso all’inizio: dissi che la Roma e l’Inter potevano puntare al campionato perchè giocavano una partita alla settimana. E parlai di Juve, Milan e Fiorentina».
Tornando indietro, sceglierebbe l’Inter?
«Sono qua e sono molto felice. Io all’Inter? Parlo di fatti: profitti di 30 milioni, due titoli, qualificazione Champions. In cinque mesi credo che sia un bilancio positivo».
A Napoli è arrivato dopo il lavoro svolto da Mazzarri…
«Mazzari ha fatto un grandissimo lavoro insieme alla società, ai giocatori che sono qua e ai tifosi: l’ho detto e lo ripeto. Se abbiamo giocato la Champions è stato grazie a questo lavoro. Adesso l’allenatore è diverso, i giocatori sono diversi: la società ha scelto un’altra strada».
Fonte: Il Mattino
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