Cagliari. Moviole e movioloni faranno a pezzi questa partita, trasformandola in una specie di autopsia. Perché molto di quello che è accaduto, e quasi tutto quello che l’ha decisa, fa parte delle decisioni arbitrali. In particolare la rete annullata di Callejon. Rafa al solito non se la prende con il direttore di gara di turno che questa volta ha il nome di Valeri. È nel suo stile, è il suo modo di fare. Però, il sassolino nella scarpa è una specie di macigno. «Il fuorigioco lo poteva chiamare chiunque, ma la segnalazione non poteva farla certo il guardalinee. Lui che ne sa se la posizione di Pandev era influente oppure no? Toccava all’arbitro che invece non aveva visto nulla. Insomma, non capisco».
Ecco, questo primo pareggio esterno della sua gestione (fino ad adesso cinque vittorie e due sconfitte) trasforma Rafa Benitez in un uomo seccato. «Io però difendo la prova della mia squadra: abbiamo giocato a testa alta e fatto di tutto per vincerla. Poi non dimentichiamo che abbiamo tre punti in più della passata stagione e che in questa parte iniziale della stagione abbiamo disputato una grande Champions». Le statistiche di Benitez sono simili a lui, egocentriche e ottimiste, un palmo sopra la realtà. Perché anche i numeri, se si ha fede, ma proprio tanta, possono essere piegati ai propri voleri. Così ecco Benitez in versione non fasciamoci la testa. In fondo è Natale: «Dopo la gara con il Cagliari abbiamo due punti in meno ma anche un punto in più. Quello che conta è continuare a lavorare in questo modo: noi non molliamo, poi non dimentichiamoci che c’è ancora Roma-Juventus da giocare. Possiamo ancora rimontare ma bisogna pensare solo a noi stessi senza dimenticare le cose buone fatte fino ad adesso: la stagione è sicuramente positiva».
Se doveva essere una verifica a sorpresa, tipo il compito di verbi dopo la prima settimana al liceo, il Napoli non è riuscito a superarlo a pieni voti. «Ma c’è un motivo di questa prova: il campo non era brutto, era in pessime condizioni. Noi soffriamo quando il terreno di gioco non ci consente di girare velocemente il pallone. Purtroppo non abbiamo sfrutta bene le tante occasioni che abbiamo avuto nel corso della sfida. Noi amiamo gestire la palla e contro il Cagliari non è stato possibile». Rafa Benitez non è riuscito a disattivare il Cagliari come avrebbe voluto. Il suo Napoli, soprattutto nel primo tempo, sembrava impegnato in un risparmio oculato delle energie. Come se qualcuno dei suoi fosse già impegnato nei regali natalizi e nei viaggi per tornare a casa per le feste natalizie. «Non è così, anche in difesa abbiamo disputato una buona gara: loro ci hanno impensierito solo con dei lunghi rilanci. Il gol, poi, è stato un calcolo errato di un rimbalzo da parte di Maggio. Può succedere. La prestazione è stata sicuramente positiva». Non accetta che si parli adesso di Europa League e basta. «Il nostro obiettivo adesso è vincere la prossima partita. Questa è una maratona. Se Roma e Juve volano, non è colpa nostra. Noi stiamo facendo per bene il nostro dovere». Sul mercato, al solito, non si sbottona. «Mascherano? Non sarà facile prendere giocatori a gennaio. Ma noi ci proveremo ma servono acquisti di qualità altrimenti restiamo così».
Fonte: Il Mattino
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro