Centotré di questi giorni non li avrebbe previsti neppure il più inattaccabile degli ottimisti: ma è stato amore a prima vista e per accorgersi d’essere che Benitez e il Napoli fossero fatti l’uno per l’altro è bastato un tweet. Il regno di «don» Rafaé nasce il 28 maggio e si espande a vista d’occhio in un trimestre e passa in cui l’empatia travolge spontanea, attraverso un linguaggio anche carico d’ironia un po’ British e però, innanzitutto, in virtù d’una autorevolezza che si coglie nell’aria, che impregna le vigilie, che si diffonde in campo. E’ un respiro internazionale che s’avverte nel dominio delle situazioni, nelle certezze trasmesse con la serenità di chi non ha nulla da chiedere, né alibi da cercare: è un modo d’essere che infonde sicurezze laddove ce n’erano poche e che provvede a restituire un clima di normalità alle partite, infarcendole dei contenuti tecnici e tattici e depurandole d’ogni altra contaminazione.
Al resto ha provveduto la bacheca personale di Rafa Benitez, quel carico d’oro rastrellato con il Valencia, con il Liverpool e pure con l’Inter, i successi in Liga e le Champions e l’Europa League e le coppe Intercontinentali e una personalità che tracima e che governa i pericoli e persino l’euforia. Centotrè di questi giorni segnano un cambiamento e tracciano un orizzonte verde, bianco e rosso…
Fonte: Il Corriere dello Sport
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro