Tre punti per riprendere il cammino, ritrovare il sorriso dopo l’amnesia di metà settimana. Il Napoli torna primo, almeno per una notte, e Rafa Benitez difende un turnover coraggioso e impopolare: « Sono coerente: dicono che ho esperienza e per questo faccio ruotare la rosa. Siamo partiti senza Hamsik e Higuain, nella ripresa è uscito anche Albiol, però abbiamo giocato bene e vinto la partita ». Il tecnico spagnolo ha le sue gerarchie, ci mancherebbe, però non sono ingessate: «Per me la cosa più importante è veder crescere la squadra: bisogna avere la coerenza giusta per fare la stessa cosa anche nelle prossime gare. Dobbiamo decidere la formazione di volta in volta, adesso ci sono tre giorni per valutare chi schierare con l’Arsenal. Dobbiamo cambiare per non perdere freschezza fisica, attingere all’intera rosa: a volte la scelta dell’allenatore non coincide con l’opinione dei tifosi, ma noi lavoriamo per loro».
SPAZI – Higuain in panca: ci pensa Goran Pandev. Sono i suoi primi gol della stagione ad abbattere il Genoa: «Preferisce giocare al centro? – sorride Benitez – non aveva scuse, doveva segnare e l’ha fatto. E’ un giocatore importante e Zapata ha creato spazi per lui». Il cenno al giovane colombiano, al debutto assoluto, è un’appendice dell’analisi del turnover: «Ha bisogno di tempo e può crescere ancora tanto, ma sta bene e ha fatto il lavoro che doveva: oltre a creare spazi è stato molto bravo nel gioco aereo, sono soddisfatto ». L’attacco convince, e il ricordo di Cavani si allontana: «Abbiamo tanti giocatori che possono far gol, ma a Marassi in due-tre situazioni potevamo fare ancora meglio».
ARRABBIATO – Incontentabile? Semplicemente scrupoloso. E attento a non lasciarsi condizionare dal risultato accantonando le indicazioni meno positive: «Qualcosa non mi è piaciuto in fase difensiva – aggiunge – abbiamo lasciato troppi cross al Genoa, anche se alla fine siamo stati più vicini noi al 3-0 che loro al 2-1 e mi sono arrabbiato perché non riuscivamo a chiudere. Nella ripresa hanno cambiato modulo e per noi era più difficile fermarli sulle fasce ». Nessun errore blu, comunque, nessuna crepa nella solidità del reparto, senza contare che a trasmettere sicurezza, provvede sempre Reina: «E’ un portiere di massimo livello e lo dimostra ogni settimana».
RESISTENZA – Benitez si gode il primo posto ritrovato, aspettando Roma-Bologna stasera, però non indossa le ali e gestisce con tranquillità la posizione che fa sognare: «Con i tifosi è più difficile – spiega – con la squadra invece parliamo ogni giorno e sappiamo in cosa dobbiamo migliorare. Diciamo che siamo al 75%». Percentuali che in fondo ingrandiscono le ambizioni: a pieno regime dove potrà arrivare questo Napoli. « Scudetto? In questo momento Roma e Inter sono avanti perché non giocano durante la settimana: vedremo alla fine, la cosa importante per noi è fare bene ». Chiude commentando la vicenda stadio sollevata dal presidente De Laurentiis («Avendo la proprietà dell’impianto, c’è possibilità di incassare di più e di conseguenza puoi aumentare gli ingaggi »), i riflessi del match con il Sassuolo ormai dimenticato («Questa è una corsa di resistenza, non di velocità») e il caso della partita con la Roma, in bilico: « Sono decisioni che non dipendono da noi, adesso dobbiamo pensare a lavorare in vista dell’Arsenal ».
Fonte: Il Corriere dello Sport
La Redazione
M.V.
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