Quel che resta da fare è starsene in quello spazio definito (quattro giorni ancora) e poi aspettare che qualcosa accada: un sì o un no, perché il ni è ormai scaduto, e a quel punto decidere. Si scrive Mazzarri e si resta in una nuvola d’incertezza, con la percezione che (forse) sia finita, che comincerà una nuova epoca, che bisognerà svoltare e farlo con decisione, magari anche tatticamente, comunque rapidamente: perché il domani non può (più) attendere.
NUMBER ONE – L’Europa League è già in bacheca, degna compagna d’una serie di trofei che Rafa Benitez s’è preso nel corso d’una carriera ricca e abbandonante, nella quale l’Italia è entrata di striscio e però gli ha lasciato il tempo e la possibilità di una Intercontinentale con l’Inter. Benitez, eh sì: gli ultimi diventano inevitabilmente i primi e l’idea sviluppata da lunedì resta lì in quel cono d’ombra nel quale però Manuel Garcia Quillon, il manager del tecnico spagnolo, fa filtrare un filo di luce attraverso le dichiarazioni rese a Crc: «Rafa ha un concetto molto alto di Napoli: tanto del club, quanto della città e dei tifosi. Ma al momento non si possono fare altre considerazioni». Il riassunto delle puntate successive è nelle valutazioni a tutto campo che De Laurentiis e Bigon, nel caso Mazzarri confermi le sensazioni attuali, faranno: un allenatore di elevato profilo, con conoscenza internazionale, che sia abituato a vincere e a gestire situazioni complicate. Identikit perfettamente in linea con la statura di Benitez, che resta tra le priorità del Napoli, con il quale Quillon non ha avuto ancora modo di parlare: «Non ci sono stati contatti, Rafa ha ancora il Chelsea in testa».
ALTRIMENTI IL MAX – Ma la sagoma di Massimiliano Allegri non va ritenuta dispersa nelle nebbie attuali, perché la stima di De Laurentiis nei confronti dell’allenatore del Milan è indiscutibile ed inattaccabile ed i risultati del triennio rossonero hanno certificato ciò che il presidente del Napoli pensa dell’allenatore livornese: la finestra va tenuta apertissima, nell’attesa che maturino gli eventi e ci sia la possibilità di districarsi senza grosse incertezze e con rispetto doveroso verso chiunque, soprattutto nei confronti del Milan e di quel contratto ch’è ancora in vita.
MADE IN ITALY – Poi c’è Francesco Guidolin, per il quale la considerazione non è mai scemata, né hanno provveduto a raffreddare la simpatia le dichiarazioni delle ultime giornate: i rapporti tra De Laurentiis e Pozzo sono improntati alla massima e reciproca simpatia e l’amicizia tra i patron è talmente solida che non sarà certo una vicenda calcistica ad intaccarla. Al Napoli piace Guidolin, ma il padrone del proprio destino sarà l’allenatore, di concerto con il proprio club: De Laurentiis si rifarà vivo nel caso in cui esistano margini.
SORPRESA – Da Benitez ad Allegri e da Guidolin ad un mister X: le vie del mercato, anche quello degli allenatori, restano infinite ed anche un po’ fitte d’interrogativi nei quali poi districarsi. Il Napoli rimane asserragliato sulle proprie posizioni, confida nella risposta di Mazzarri, forse ancora spera che ci sia una conversione, ma intanto ha (almeno) preparato una lista nella quale ha inserito i possibili (probabili) successori: si riparte almeno da quei tre, lasciando che resti sul taccuino anche Di Matteo.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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