Finito il mercato, riecco il campionato. Riprende l’inseguimento alla Roma, la corsa al secondo posto, quello che assicura la Champions diretta. E c’è la possibilità di allungare sulla Fiorentina, sconfitta ieri a Cagliari. Per il Napoli l’ostacolo Atalanta, priva di Cigarni e Livaja: trasferta comunque non semplice, avversario tignoso, ambiente ostico.
A Bergamo oggi pomeriggio la prima partita di un febbraio pieno di impegni. Otto partite, in campo ogni tre giorni, tenendo presente la doppia sfida con la Roma in coppa Italia e quella contro lo Swansea in Europa League. Benitez chiude così la parentesi mercato. «La rosa ora è più solida ed equilibrata. Henrique può giocare in difesa e a centrocampo, Ghoulam ha gamba per spingere sulla fascia. Si poteva fare meglio? Sì, ma a gennaio non è facile perché i giocatori che fanno la Champions difficilmente si spostano e perché le cifre sono molto alte. La media età della rosa è stata abbassata di due anni e questo è un altro aspetto positivo».
Rilancio in campionato, questo il primo obiettivo. La doppia frenata contro Bologna e Chievo, i due pareggi consecutivi vanno cancellati con una vittoria. Su questo Benitez non ha dubbi. «Veniamo da due pareggi che hanno pesato sulla classifica. Ora dovremo essere molto più concentrati per non commettere più questi errori. Due partite che potevamo vincere, anzi una l’avevamo già quasi vinta contro il Bologna. Con il Chievo nel secondo tempo abbiamo avuto il 76 per cento di possesso palla, però, dovremo farlo con maggiore rapidità per trovare spazio nella difesa avversaria». Tre punti a Bergamo, un compito non semplice da portare a termine. Nelle due sfide stagionali precedenti, vinte dal Napoli al San Paolo in campionato e coppa Italia, Colantuono si è affidato a un atteggiamento molto difensivo. «Non so che tipo di tattica adotterà l’Atalanta, se difensiva o offensiva, dovremo pensare ad esprimere il nostro gioco con velocità e forza per creare occasioni da gol».
Il Napoli migliore, scelte non condizionate dal prossimo impegno. E soprattutto Napoli con il solito modulo: l’arrivo di Jorginho non cambia strategia tattica a centrocampo. «Con tante partite ravvicinate bisogna avere tutti pronti per poter mandare in campo sempre chi sta meglio. Importante non è il modulo ma l’idea di gioco, tutti devono sapere bene quello che fanno, lavoriamo su questo. Poi se qualche volta ci sarà la necessità di cambiare lo faremo».
Una settimana intensa, due napoletani al centro dell’attenzione, Cannavaro e Insigne: due argomenti caldi, l’addio del capitano e i fischi all’attaccante. «Cannavaro è un bravo ragazzo e un grande professionista, una presenza importante che mancherà nello spogliatoio. In bocca al lupo. Il tweet di Fabio Cannavaro? Il mio rapporto è con Paolo e non con altri. C’è gente che parla ma io non devo rispondere, anzi gli mettono solo più pressione addosso. Insigne è un napoletano e va sostenuto ancora di più dal pubblico. Per la squadra è molto importante l’aiuto dei tifosi durante la partita». In attesa di Behrami, rientro previsto per metà febbraio, e di Zuniga e Mesto (più avanti) Benitez sottolinea l’importanza del ritorno di Hamsik. Marek titolare contro Chievo e Lazio, ancora alla ricerca della migliore condizione. «Il rientro di Hamsik è molto importante per il suo contributo in partita. Gli ho confermato la previsione che avevo fatto in estate: segnerà quindici gol, ne ha già segnati sei. Poi se arriva a 14 va bene uguale». Da Bergamo riparte la caccia alla Roma: freddo e campo pesante, insidie in più. L’ultima vittoria azzurra tre anni fa, poi una sconfitta e il pareggio raggiunto l’anno scorso da Cavani all’ultimo respiro. Ora c’è Higuain pronto a colpire.
Fonte: Il Mattino
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