Rafa dovrà prolungare i suoi studi per correggere la sua statistica. Ancora una volta non è riuscito a battere Wenger all’Emirates. Ieri sera, poi, il collega alsaziano non si è limitato a confermare, è andato oltre, vincendo e mettendo al sicuro il risultato in un quarto d’ora. Non è stato felice il ritorno a Londra per Benitez: confidava in qualcosa di meglio ma il forfait di Higuain conteneva un primo, poco rassicuranete segnale. Il campo ha provveduto a confermare i pessimi presentimenti perché il Napoli è stato punito dall’Arsenal e dai suoi errori. Lo dice Benitez: « Sapevamo che l’intensità dell’Arsenal in avvio poteva «Higuain? Non ho un altro giocatore come lui. Ma anche con Pandev abbiamo vinto»
essere pericolosa, tuttavia gli errori in occasione delle reti hanno fatto la differenza» . Adesso si tratta di riprendere il cammino ( «Sappiamo che contro il Livorno sarà un’altra partita» ), individuando i limiti che quegli errori hanno evidenziato.
ASSENZE – E’ amareggiato il tecnico, probabilmente anche deluso. Avrebbe voluto giocarsela alla pari, sin dall’inizio. Invece, è stato costretto a rinunciare all’uomo, Higuain, che a questa squadra aggiunge sicuramente qualcosa: «Difficile mandare in campo un altro attaccante del suo livello. Abbiamo provato altre soluzioni ma era difficile trovare spazi» . Un altro Napoli, senza l’argentino: «E’ evidente che quando c’è possiamo trarre benefici dalla sua presenza. Ma abbiamo una “rosa” valida» . E’ evidente che l’assenza di Higuain non può essere l’unica chiave di lettura di una sconfitta dai caratteri inquietanti: «Abbiamo commesso degli errori e a questo livello gli errori si pagano a caro prezzo. Nella ripresa ho cercato di cambiare qualcosa ma per tornare in partita avremmo dovuto segnare un gol. Adesso dobbiamo pensare al campionato e tornare subito alla vittoria» . In fondo questa è la prima sconfitta della stagione, una eventualità comunque da tenere in considerazione: «Giocare all’Emirates non è mai facile. La sconfitta era una possibilità» .
DELUSO – Con il solito senso della misura, analizza la partita: «L’inizio della gara non mi è piaciuto, abbiamo fatto male e le due reti hanno cambiato tutto. I primi quindici minuti abbiamo fatto due errori e subìto due gol. Abbiamo perso fiducia. Nella ripresa abbiamo giocato meglio ma in uno stadio come l’Emirates è difficile rimontare, soprattutto contro una squadra del livello dell’Arsenal» . Elogia gli avversari: «Abbiamo giocato contro una squadra che ha fatto girare bene la palla, una squadra di grande qualità» . Quell’avvio è stato scioccante: «Dopo quindici minuti avrei potuto cambiare tutto, i giocatori, il modulo ma la realtà è che la squadra deve capire che una partita così bisogna affrontarla diversamente, con maggiore intensità soprattutto nel pressing» . Non indica colpevoli, non critica la prova di Hamsik: «I giocatori possono avere grande talento ma se non lavora bene tutta la squadra, il talento fatica ad emergere» . Cerca di non drammatizzare: «Siamo ancora al settanta per cento, abbiamo margini di crescita. Quando non c’è Higuain perdiamo qualcosa ma l’altro giorno Pandev ha segnato due reti. La squadra deve continuare a migliorare» . Ma alla fine si capiosce che la differenza l’ha fatto l’atteggiamento, l’approccio: «L’Arsenal ha cominciato bene, con l’intensità giusta»
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
G.D.S.
