Ha vissuto la sfida con partecipazione diversa dal solito. Rafa Benitez è rimasto per gran parte della gara in piedi, beccandosi la pioggia e urlando a più riprese disposizioni ai suoi, atteggiamenti alquanto insoliti per lo spagnolo. «Quanta fatica, la Lazio nonostante le assenze si è dimostrato avversario duro ma me l’aspettavo»: intanto il suo Napoli è in semifinale e tiene vivo il discorso coppa Italia. La strada per la finale passa ora per la doppia sfida alla Roma in semifinale. Benitez si asciuga la fronte: «Calma, una partita alla volta. Da oggi testa e pensieri soltanto all’Atalanta, poi verrà il turno della Roma che è forte ed ha il vantaggio di giocare meno partite: sì, sarà una sfida affascinante ma ora non voglio pensarci. Abbiamo fatto la partita per novanta minuti, il campo era pesante e qualcuno alla fine ha accusato la stanchezza: dobbiamo recuperare le energie in vista di domenica, per fortuna abbiamo davanti a noi un pò di giorni». Non si molla niente, questo l’imperativo del tecnico di Madrid. Tra quattro giorni la trasferta di Bergamo, poi febbraio porterà in dote anche l’Europa League. «Sì, è così, non vogliamo lasciare niente per strada. Lo dobbiamo alla società, alla tifoseria e a noi stessi». Lazio abbottonata, Napoli in difficoltà nel costruire azioni gol, alla fine salvato da una magia di Higuain. Ma alla domanda sul perché la squadra è meno brillante rispetto a un mese fa, Rafa ribatte pronto: «Non sono preoccupato, era fondamentale vincere e abbiamo ottenuto un ottimo risultato. A quanto siamo in percentuale? La squadra è al 77%, abbiamo dominato a centrocampo grazie a Jorginho: gli manca la struttura fisica ma è un calciatore diverso che fa cambiare atteggiamento alla squadra durante la partita». Parlando di singoli, inevitabile il riferimento a Maggio. «Ha fatto un grandissimo lavoro, come condizione atletica è a posto, non condivido i fischi, per lui vale lo stesso discorso di Insigne». La rosa attuale lo soddisfa ma la pennellata sul mercato non manca. «Henrique non è ancora un nostro calciatore ma può essere schierato sia in difesa che a centrocampo, sarà importante per noi. Bigon sta provando a piazzare qualche altro colpo. Vogliamo far diventare la squadra più equilibrata». I rientri di Reina e Hamsik tranquillizzano l’allenatore. «Marek cresce, tra poco ci gioveremo nuovamente della sua qualità. E aspettiamo Behrami, Zuniga e Mesto, sono due mesi che giochiamo senza questi titolari. Stiamo facendo l’impossibile per compattarci con il turn-over, pensiamo che la prossima partita sia sempre la più importante e la scelta su un giocatore rispetto a un altro, viene fatta in base al loro stato di forma».
Fonte: Il Mattino
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